venerdì 16 giugno 2017

Giuseppe Semeraro: Poesia è un servizio

A cosa serve la poesia
Due parole in croce
camminando nella poesia 
Il passo più lungo è la felicità
Danilo Dolci e i suoi passi verso la dignità di essere uomini. Le sue lotte a Partinico.
Giuseppe Semeraro, conosciuto a teatro Umberto, sulla scena di Digiunando davanti al mare, la storia di Danilo Dolci, passo dopo passo.
Nel 2007 Giuseppe fonda Principio Attivo Teatro e passo dopo passo

Il passo che calpesta il fare solenne
il passo mortale dei compromessi
Il passo più lungo è non cedere il passo
non rinunciare all'irriverenza
non gettare l'infinito nel compianto
Il passo più lungo non sa consolarsi 
Il passo più lungo è ricucire la bellezza alla vita
la melodia del ricucire
Il passo più lungo è il mio, il tuo, il nostro
tra tanti un passo unico, il passo più lungo. 
A cosa serve la poesia: a dire sottovoce la propria verità
a dirla passo dopo passo.
Giuseppe Semeraro ha scritto poesie sin da bambino come una forma di manutenzione della solitudine. Poi un bel giorno un suo amico, Fabio, gli legge quei versi di un Giuseppe bambino, adolescente e gli chiede di continuare. Grazie, Fabio, annoto io in calce al foglio.Nasce "Convalescenza di un poeta" l'urgenza di scrivere dei versi per Fabio, il suo amico. 
Così la poesia incontra il teatro, il gesto e, nella forza dell'oralità, Due parole in croce esistono nei passi verso la felicità. 
La poesia serve a trattenersi con l'altro, scrive Giuseppe Semeraro e noi ci tratterremo con lui questa sera, trattenendo le sue parole in noi.
Le parole vogliono essere dette per esistere ed anche noi esistiamo con due parole in croce.  
Ippolita Luzzo 



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