Novantuno anni.
Lui diceva spesso che suo nonno era vissuto novanta anni e più senza conoscere un dottore, senza farsi una puntura. La prima puntura gliela fecero a novanta anni. E lui scherzando disse che lo avevano sverginato!
Non conosco questo nonno di mio padre, come potrei? se non per questo e altri aneddoti lontani. Fatto sta che mio nonno era convinto di vivere molto, almeno quanto il suo papà ed invece morì giovane, a settanta anni, sorpreso dello scherzo che la sorte gli faceva.
Mio padre invece che non aveva tutto questo interesse a vivere ha oltrepassato la novantina perdendosi ogni giorno qualcosa del giorno prima.
Nella terribile decomposizione della vecchiaia.
Due ingiustizie.
Mio nonno morto con la voglia forte di vivere e mio padre invece questo lungo protrarsi di un soggiorno in lui che non ha da tempo avuto mai interesse a continuare.
Non comandiamo noi
Ippolita Luzzo
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