I nostri
figli non sono i nostri figli
(Titolo alla maniera di Gilbran)
(Titolo alla maniera di Gilbran)
30
settembre 2011
I figli non
sono di chi li genera.
Ogni figlio
è un uomo e una donna
Ogni figlio
è un essere a sé
Non si fanno
figli per noi stessi
Si fanno per
tutti - perché così è
Non sono le nostre
proiezioni, i nostri desideri non avverati,
le nostre
soddisfazioni.
Non sono il
nostro ego che si espande.
Sono solo
degli altri esseri umani.
Amare i
figli-non si può- non si deve-
Amare è un
sentimento cannibalesco, una lotta fra pari,
fra eguali.
fra eguali.
Non si
mangiano i figli.
Non si
sostituisce un primo piatto con il dessert, con il dolce.
I figli si
fanno per un’esigenza vitale,
per
appartenere al flusso eterno della sopravvivenza della specie.
Poi certo a loro
si vuole bene, molto, moltissimo
Si è responsabili verso di loro, ci richiedono impegno,
guida,
vogliono la
nostra cura.
E noi siamo
sempre lì, presenti, solleciti, pronti.
Noi li
allattiamo, li svezziamo, e gli regaliamo l’autonomia.
Non è così? Dov’è
che io sbaglio?
Non sono
amici, non sono amanti, non sono giochi, non sono per noi.
Sono solo
per loro.
Sbaglia chi
vuole da loro un alleato, una vendetta, un riscatto
Sbaglia chi
allontana la moglie, il marito, il suo amore, per un essere fragile, appena
nato.
Che grande
ingiustizia! Che storia sbagliata!
A volte i figli
si fanno per tante ragioni,
per ragioni
diverse dal semplice atto del solo piacere di generare.
Si fanno per
garantirsi un uomo legato, un patrimonio da ereditare,
un habitus da esporre.
Come
Cornelia :-Ecco i miei gioielli- dicono
giulivi femmine e maschi
A volte si
fanno con una violenza, con uno stupro, senza coscienza
Per un
preservativo bucato, per una voglia improvvisa.
Si fanno
alla cieca e si continua ad usarli senza
una disciplina
Considerandoli
solo dei piccoli puffi, dei mostri, dei cicciobelli.
Restano così
per anni, bimbetti e bambine,
alla mercé di adulti cretini, egoisti, sadici
che rubano
loro infanzia e stupore.
Ne fanno uso,
un abuso e vogliono poi il corrispettivo
Vogliono
loro, i genitori, essere protetti, vogliono essere amati,
vogliono, vogliono.
Ma non si
può! Ma lasciateli vivere! Ma lasciateli in pace!
Che possano
loro respirare felici,
che possano
loro capirci di più,
che possano
loro amare la vita
Quella che
noi gli abbiamo donato.
Ippolita
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