Il
giornalismo del criceto
Non so
perché del libro
Sacro fuoco io
ho l’immagine del criceto, nel pezzo di Eugenio Furia. Sono molto attratta dalla
scrittura di Furia, spezzata, emozionale e affettuosa. Benché voglia sembrare
rude, da forte. Leggo tutti gli articoli dei giornalisti che testimoniano
Alessandro Bozzo con un ricordo, con un momento, oppure con realtà palpitante
rivoli e contratti, letture e fumetti, Tex e film, tennis, Federer e Nadal.
Così
estrapolo io da lui ad un altro che gli somiglia, che mi parlò del criceto in
testa, la storia di criceti che fanno girare incessantemente la ruota dei loro
neuroni non rassegnandosi mai alla gabbia, alla monotonia.
Mi sembra
terribile leggere sul criceto pensando a tanti che…
Come animali
domestici, i criceti sono reputati gentili e docili. In natura, sono solitari e
a volte aggressivi verso i membri della propria specie, si comportano con
aggressività, se si sentono minacciati verso le altre specie. Stando nei loro rifugi
sotterranei, inoltre, rosicchiavano le radici delle piante coltivate provocando
ingenti danni. Per questo sono stati sistematicamente cacciati.
A tutt'oggi
vengono considerati nocivi nelle zone sud-orientali del loro areale; in altre
zone il loro numero, per vari motivi, è calato drasticamente. In Francia e in
Belgio sono stati dichiarati specie in pericolo; e questo può significare che
rischiano l'estinzione. In Germania e nei Paesi Bassi compaiono nella lista
degli animali rari. Possono
essere tenuti in apposite teche in plexiglas espandibili con tubi e accessori,
in terrari dalle pareti di vetro o in alternativa in gabbie a maglie strette
per evitare che fuggano o restino incastrati con le zampe. Sono soliti infilarsi
negli anfratti più reconditi, ma non avendo un gran senso delle proporzioni e
dello spazio può restargli difficile uscirne. È essenziale la presenza di una
ruota, perché si mantengano fisicamente in salute, e di una tana per dormire.
Tuttavia la sola ruota può diventare alienante se non hanno altro modo di
sfogarsi. Occorre quindi fornirgli anche altri accessori per creare dei
percorsi all'interno della casa (anche l'anima del rotolo della carta igienica
può andare bene se non si vuole spendere, a patto di cambiarla periodicamente);
sarebbe inoltre opportuno far girare quotidianamente il proprio criceto in una
stanza assente da ogni tipo di cavo elettrico e piccoli anfratti: sarebbe un
ottimo modo per tenere il criceto in allenamento e per un suo cambio di
routine. Il materiale
migliore da dare al criceto affinché possa foderarsi il nido è la carta
igienica bianca, non profumata né decorata da disegni od altro. Va data al
criceto in pezzi non troppo piccoli né troppo grossi (circa 4 centimetri
quadrati). Non allarmarsi se il criceto sembrerà divorarla immediatamente: in
realtà la sta ponendo temporaneamente nelle guance, dalle quali la estrarrà non
appena recatosi nel nido o nel punto in cui ha intenzione di costruirselo.
Carta bianca da usare per foderare il nido
Rotolo di carta per un cambio di routine.
La carta che, il foglio bianco che
la vita è
dei criceti e non
del giornalismo che,
chiuso in gabbia
non ci sta, senza muoversi, muoversi
muoversi, muoversi
muoversi e Libertà movimento è
Carta bianca da usare per foderare il nido
Rotolo di carta per un cambio di routine.
La carta che, il foglio bianco che
la vita è
dei criceti e non
del giornalismo che,
chiuso in gabbia
non ci sta, senza muoversi, muoversi
muoversi, muoversi
muoversi e Libertà movimento è
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