Le lumache 18-06-2011
Davanti ai miei occhi le tante lumache che il mio papà
portava dalla campagna.
Contadini volenterosi, i nostri coloni di allora, le
raccoglievano, quando esse, dopo una breve pioggia, risalivano sugli steli
dell’erba che ondeggiavano al loro peso.
Tante lumache venivano regalate anche a noi e mamma pronta le
metteva a spurgare.
Le chiudeva in una grande pentola con un capace coperchio e
sopra, per impedirne l’uscita, una grossa pietra. Così digiune dovevano
restare almeno due giorni, per poter poi essere cucinate e mangiate, estraendole
dalla chiocciola, dalla loro casa, ormai cotte ed insaporite con tanto peperoncino.
Ma prima qualcuna riusciva a fuggire per la cucina, sul
tavolo, sulle sedie, sul pavimento e ricordo io bambina con una lumaca in mano
osservare lo strano fenomeno che tante volte tutti noi osserviamo nella nostra
vita di relazione con altri.
La lumaca, poggiata sul tavolo, usciva lenta, guardinga, si accertava, acquistava
fiducia, s’ingrandiva, si allungava, le corna si alzavano ritte, come sensori
captavano l’esterno, poi s’incamminava lasciando dietro di sé una scia, la sua
bava.
Io, curiosa, la seguivo e mi avvicinavo, ma, quando
arrivavo a sfiorarla, le corna si ritraevano, lei si ripiegava, si rintanava
nella sua casa, sparendo alla mia vista.
Ripetevo e ripetevo
varie volte l’esperimento con le lumache, in diverse pose, in diversi momenti, toccando qua e là nuovi
punti, ma il risultato era sempre lo stesso- Una chiocciola nuda nelle mie
mani.
La guardo ora questa chiocciola, una delle chiocciole
così numerose, così impaurite, diffidenti, indifferenti, che ora dallo schermo
del computer mi rimanda frasi, pensieri contrastanti e guardo la lumaca, questa
volta, con maggiore curiosità.
Sono troppo curiosa. Cosa vorrei trovare in una lumaca ancora
oggi che non ho trovato finora nelle
altre? Cosa me ne farei?
Insisto però, come da bambina, non mi stanco, anzi la reiterazione del gesto mi
ipnotizza. Mi ha sempre irretito anche ora che so che nulla è per noi in quel
guscio e che niente potremmo e vorremmo avere da lei!
Ippolita
1 commento:
come la mi bambina anche lei continua a stare con loro all'infinito con mille domande
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