Lunedì 3 giugno a pagina 14 su Il Quotidiano di Calabria
Cirò Marina- Lo lascia e lui
la pesta, in coma.
Il padre della ragazza:- Non
denuncio perché è inutile ma scriverò un libro-
Leggo l’articolo con
commozione, con partecipazione.
Vicende così, di maltrattamenti,
sono frequenti, meno usuale è la risposta.
Scriverò un libro.
Tolstoj scriveva per
giustizia. Raccontava le falsità con tensione morale, raccontava e cercava una
società buona, ci indicava sempre una
luce …
Leggo di nuovo le parole del
padre della ragazza, mi sembrano bellissime, Tolstoj ne sarebbe stato felice.
Cercare una luce nello
scritto e condividere la sofferenza in unione con chi leggerà forma una comunità
che forte ci renderà.
Sono parole di Tolstoj,
l’unione che vince il male, la disunione accresce il male.
Bene ha fatto la giornalista
a sottotitolare un articolo di violenza
con il proposito di un padre che va
oltre il suo momento personale e vuole
dare un avviso a tutte le adolescenti.
Un gesto di volenza non è un
gesto d’amore- lui dice.
A Cirò Marina come in ogni
altro luogo del mondo comune, noi, che amiamo leggere e scrivere, deleghiamo a
pensieri scritti una verità semplice di ragionevolezza, di non imposizione, di
non soprusi.
Nel tribunale ideale, senza
carceri e senza pene, il giudice si appella alla coscienza dei presenti in un
immaginario confessionale lavacro storico di ogni comunità.
Se un libro possa o non possa
lavare coscienze sporche, se un libro possa o non possa illuminare vite buie,
noi questo non lo sappiamo, nessuno lo sa, ci basta però tendere un foglio, un
blog, un racconto per dare aiuto a noi stessi e agli altri di noi in un bene
comune che chiamiamo persona.
La dignità di questo uomo, di
un padre addolorato, la sensibilità della giornalista e del suo quotidiano, il
mio leggere accorata e di chi mi leggerà costituiscono insieme la società
giusta e dolente, l’aperto cielo dove gli ideali, come aquiloni coloratissimi,
scriveranno sulle nuvole regole eterne di rispetto per chi sta giù.
Un libro è per tutti un libro
che va oltre la violenza e la cattiveria, oltre il disgusto e la rabbia, oltre l'impotenza
un libro può
Ippolita Luzzo
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