sabato 4 gennaio 2025

L'ombra di Pirandello Le circostanze fragili di Virginia Asaro

 


Nata ad Agrigento Virginia Asaro già editor freelance per Navarra Editore, si cimenta con la sua scrittura, col suo stile, e racconta gli anni a cavallo del Novecento in Sicilia, a Girgenti, luogo dove vivono la famiglia Portulano e la famiglia di Luigi Pirandello, peraltro imparentate. Si intreccia fra la storia di queste famiglie, famose per essere i suoi consanguinei gli uni e gli altri, la moglie appartenente ai Portulano, la storia di Francesca, di cui nulla sapremmo se non avessimo avuto la ventura di leggere questo bel racconto. 

Dedicato a Francesca, Francesca la cui vita viene riportata dagli atti notarili, ritrovati dalla autrice. Francesca è la bisnonna di Virginia Asaro e sembra che lei abbia dettato alcune pagine. 

Francesca vivrà in casa Portulano senza essere mai accettata da Antonietta sua coetanea, e dai fratelli di Antonietta, figli della prima moglie di Calogero Portulano, scomparsa da giovane. Vivrà da esclusa malgrado Calogero Portulano portasse verso di lei un sincero affetto e fossero entrambi nella possibilità di sposarsi.  

Appena letto appena arrivato mi ha trascinato nella sua storia e non ho potuto che farmi prendere e portarmi da loro, dalle due protagoniste. Di una, Antonietta Portulano, la moglie di Luigi Pirandello, ne sentiamo la voce, ci parla e ci ripete il suo malessere, la sua esclusione dal mondo, il suo odio verso la nuova compagna del padre, la sua gelosia e insieme l’amarezza di un matrimonio fatto per interessi. 

Venduta quasi lei era stata a Luigi Pirandello che aveva accettato perché era lui a vendersi in realtà. La dote di Antonietta Portulano accettata per fare più facilmente il suo lavoro di scrittore.

 E poi la storia di Francesca la compagna di Calogero Portulano, il padre di Antonietta. Una storia sconosciuta di rimozioni, di carte ritrovate, di avidità assoluta dei figli di Calogero che impongono al padre di rinnegare Francesca. 

Francesca non ha voce nel libro se non quando si rivolge a Calogero per informarlo che è incinta. Francesca è la ragazza che lavora a casa Portulano e alla morte della moglie di Calogero Portulano rimarrà nella casa e vi rimarrà ma non sarà accettata dai figli di Calogero di cui lei è coetanea, coetanea quasi di Nietta, Antonietta. Nietta però non ha nessuna sorellanza con lei anzi la odia, la invidia. E Francesca non ha voce, per lei parlano gli atti notarili ritrovati da Virginia Asaro, da lei che con grande sensibilità letteraria è riuscita a dare voce, a dare forma ad una indicibile ingiustizia. 

Mi ricorda il libro di Jane Austin Ragione e Sentimento, quando il figlio legittimo spinto dall’ avarizia della moglie negherà ogni eredità alle sorellastre. Orribile anche in quel libro la grettezza della cognata verso le sorelle del marito. 

Qui nel libro, già amatissimo, giganteggia per cattiveria, per povertà di sentimenti, per essere anche lei una vittima, Antonietta Portulano, ma giganteggia con la sua lealtà con la sua abnegazione, Francesca, nella semplicità e nella dolcezza di cercare una vita dignitosa malgrado ogni inciampo a cui doveva sottomettersi. 

Libro scritto quasi con la voce di Francesca che io ormai vedo la vedo sulle scene a raccontare a raccontarci oltre il tempo la condizione di essere donna, madre, compagna, di essere privata dalla volontà di decidere e rimanere però con l’affetto e la dedizione immutati.

 Ciò che conta ora è leggere questo libro, farlo leggere e conoscere, ciò che conta è come Virginia Asaro lo ha fatto, anch’esso nato come un atto d’amore verso la verità di fatti storici taciuti, nascosti ma che lei ha ritrovato con in mano quella torcia illuminante che si chiama letteratura. Ci consegna due figure di donne vive: la tragica Antonietta e la dolce Francesca, due donne che resteranno a lungo nel nostro immaginario.

Resta in ombra Luigi Pirandello, grande scrittore e drammaturgo ma incapace di capire la moglie e di essere da luce in una esistenza, quella di Antonietta, già di prigionia. 

Resta vittima delle circostanze lo stesso Don Calogero Portulano, vittima dell'avidità dei figli e quindi impedito a sposare una donna che amava ed anche lui un debole. 

Restano le circostanze a fare una vita riuscita o meno, le circostanze che ci fanno trovare in un luogo oppure in un altro, in una famiglia oppure in un'altra, ed anche la ricchezza sembra un cappio per la buona riuscita di una esistenza. 

Svelare è letteratura. Svelare e raccontare con atti notarili una vicenda individuale ma nello stesso tempo letteraria proprio per lambire la vita di tanti personaggi letterati creati da Luigi Pirandello. Luigi Pirandello luci ed ombre. Luigi Pirandello come non è stato mai raccontato. Ed insieme qui la voce di una donna mai raccontata, di Antonietta Portulano ci parla e ci dice, si parla in un dialogo interiore oppure parla ad un interlocutore che non ebbe mai. Lei orfana di padre, orfana di figli, non perché non ci fossero ma perché inesistente il dialogo con lei. Appare in questo svelamento Francesca, la compagna amata da Don Calogero ma mai accettata dai figli avuti dalla moglie. A Francesca è dedicato questo libro ed io lo raccomando vivamente alla lettura per vederlo poi recitato come atto teatrale su quelle scene dove le commedie di Luigi Pirandello giganteggiavano riportando la vita vera. Ed è questa la verità

Comincia così il 2025 con un libro amatissimo nel Regno Della Litweb 

Ippolita Luzzo 

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