Il limbo. Se un immagine stamani mi sovviene per dare un nome al 2020 il limbo dantesco mi sembra riassuma tutti i giorni vissuti in attesa, al chiuso o all’aperto, ma in attesa di passare da un’altra parte. Una umanità impaurita e confusa, un caos di sensazioni e di informazioni, una approssimazione politica fatta di incompetenza e cialtroneria, una comunicazione di ombre. Fantasmi. Sembrano giorni o mesi di impedimenti, di difficoltà a lasciare il peso di un anno che va via col suo pesante sacco di iniquità
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