Napoli, I quartieri Spagnoli, l'Università, l'impermeabile logoro, il bere, gli studenti, le lezioni, e poi di nuovo Napoli.
Con una scrittura limpida Lorenza Foschini ci regala un uomo, una città, un suo parente, con la bellissima fiducia in una scrittura rigorosa e nello stesso tempo affettuosa.
“Si dice che in certi luoghi aleggino le presenze di chi li ha abitati. Io non credo; penso piuttosto che queste presenze siano dentro di noi, che cerchiamo di dar loro forma e sostanza ripercorrendo i luoghi dove hanno vissuto. Possono assumere una certa consistenza una volta che ci troviamo tra le pareti dove vissero, illudendoci che finalmente la nostra ricerca si sia conclusa. Ma non è così semplice.”
Il risultato di tanto lavoro e lunghissime ricerche, il frutto delle ricerche accurate di Lorenza Foschini, però sembra un romanzo tanto ci trascina quello che viene raccontato. In questo senso io impropriamente avrei scritto biografia romanzata.
Nulla di inventato vi è nel libro sulla vita e sul genio di Renato Caccioppoli ma lo sembra tanto la sua vita è un mistero.
Mentre lo leggevo anche Luciano De Crescenzo approvava e applaudiva, Lorenza. Io ho queste visioni. Sarebbe piaciuto moltissimo questo tuo libro a De Crescenzo. Lui era stato suo alunno e ne parlava sempre in televisione e da lui abbiamo iniziato a conoscerlo tutti e io leggo e rileggo il tuo libro su di lui e ne sono affascinata.
Già nel 1992 usciva il film Morte di un matematico napoletano di Mario Martone. Ultimi giorni nella vita di Renato Caccioppoli, matematico insigne, protagonista della vita culturale di Napoli, dandy alcolista che finì suicida. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia. Gli ultimi giorni.
Nel libro di Lorenza tutta la vita.
In libreria esce oggi, una vicenda umana e familiare, sociale e individuale, tratteggiata con la vicinanza affettiva e parentale, una vicenda dal suo nascere che ci rapirà.
Napoli, primi del 900. Il nonno dell’autrice, Lorenzo, va ad abitare nel villino di Capodimonte dove un suo lontano zio, Giuseppe Caccioppoli, grande chirurgo, vive con la moglie Sofia Bakunin e il figlio appena nato, Renato. Lorenzo, avrebbe dovuto laurearsi in medicina, per obbedire alle ultime volontà del padre ma alla vista del sangue sviene. Lo zio, che sente di non poter esaudire la promessa fatta al cugino morente, lo allontana da casa e non si parleranno più.
"Il professore, che era un uomo mite e ragionevole, lo interruppe con inattesa violenza, tuonando: “Ho giurato sul letto di morte di tuo padre che avrei fatto di te un medico. Con che coraggio mi chiedi di diventare uno spergiuro? Fuori di qui e non farti mai più rivedere!” Dopo il tumultuoso colloquio con lo zio, Lorenzo uscì dalla villa sapendo che non sarebbe tornato mai più e che mai più avrebbe rivisto i suoi abitanti, il chirurgo dalla lunga barba fluente, l’esotica moglie e i loro due bambini, Renato e il più piccolo, Ugo, nato l’anno successivo. Col passare del tempo, mio nonno diventò un affermato ingegnere, specializzato in questioni energetiche, anche lui a suo modo geniale. Il ricordo di Giuseppe Caccioppoli e della sua famiglia si sbiadì, ma rimase per sempre un sottile rimpianto per quei legami recisi in modo così violento. "
Lorenzo, avrà il rimpianto di quel legame interrotto per sempre e nella sua famiglia rimane il desiderio di conoscere Renato, il cugino, un genio della matematica.
"Rimpianto che addirittura si tramandò alle figlie e poi a noi nipoti quando si seppe che il primogenito dello zio Peppino, Renato, era diventato un grande matematico circonfuso dall’aura fascinosa del suo avo russo e anarchico e che a Napoli lo chiamavano o’ Genio."
Lorenza Foschini avrà sentito tante e tante volte i racconti di famiglia, ma ha poi fatto accurate ricerche negli archivi e raccolto testimonianze per ricostruire la figura di Renato che, dopo la sua morte, soprattutto a Napoli, è diventata leggendaria.
Caccioppoli è uno dei più grandi geni matematici del suo tempo.
Afflitto da quello che la scrittrice Paola Masino, sua carissima amica, definirá “L’attrito della vita”, il 9 maggio 1959 Renato Caccioppoli pone fine alla sua esistenza sparandosi un colpo di pistola alla nuca. Alla notizia tutti sconvolti e la sua figura entrerà nel mito.
Una lettura entusiasmante, una conoscenza arricchente,
il libro sta nel podio del Regno Della Litweb
Ippolita Luzzo
Lorenza Foschini Vive a Roma dove lavora alla Rai. Giornalista, autrice, e conduttrice di programmi televisivi di successo come "Misteri" e "Il filo d'Arianna", è stata anchorwoman delle principali edizioni del TG2. Vaticanista, sempre per il telegiornale, ha seguito i viaggi di Giovanni Paolo II in tutto il mondo. Attualmente è vicedirettore di Rai Notte. Per le edizioni Studio Tesi ha tradotto dal francese "Ritorno a Guermantes", raccolta di inediti proustiani, e per Rizzoli ha scritto "Inchiesta sui misteri di fine millennio" (Premio Scanno). Per Mondadori ha curato il saggio del grande politologo Giovanni Sartori, "La democrazia in trenta lezioni", tratto da una delle sue trasmissioni televisive.
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