venerdì 3 dicembre 2021

Piero Pieri Il dolore dell'Università


Il libro di Piero Pieri, già docente di Letteratura italiana contemporanea per il corso DAMS dell'Università di Bologna è autobiografico ma riguarda esperienze e fatti di una generazione che negli anni settanta vivono intensamente l'esperienza politica di sentirsi al centro di un movimento rivoluzionario di cambiamento.

Vista dal di dentro l'Università pullula e vive di vita propria, sembra un alveare, con i giovani studenti speranzosi di fare una veloce carriera. "Qualcuno è convinto d'essere una pietra preziosa della critica letteraria .. Se guardo attentamente alle euforie dei colleghi, soprattutto quelli che esibiscono riflessioni affilate, alla fine capisco che li sostengono presunzioni modeste, differenze leggere, fierezze opache; per una mai confessata idea di supremazia, edificano imperturbabili alterigie. 

Perché sembrano così peggiori dei libri che studiano?"

Fuori scoppia in Piazza della Loggia una bomba a Brescia, durante un comizio antifascista. Maggio 1974

Fra dentro e fuori, Trascendi e sali, direbbe Alessandro Bergonzoni, la storia d'Italia e la storia di Piero, le storie personali intrecciati con gli autori studiati, le monografie da preparare, con gli spazi abitativi condivisi. 

Piero, come tutti, come tanti, abita con altri due studenti. Sono pittori, fanno collettive, vanno, di notte, con le bombolette spray a colorare i muri puliti vicino la ferrovia. Sono entusiasti. Allora tutti si sentivano padroni del mondo. 

"Bologna é un gigantesco affresco di archi e colonne, in continuo susseguirsi e intersecarsi" Bologna vive al Punto G di Piazza Verdi. 

Bellissimo il confidarsi fra Elsa e Maria Assunta a pagina 66, e poi tutto il miscuglio del personale è politico, tutto il mescolare sesso e politica, libertà e amore, senso di frustrazione e senso di potenza, in una confusione di ruoli tipici di quegli anni che io ho vissuto solo sulle pagine dei giornali. 

E siamo  al '75, ai morti di Reggio Emilia, alle Canzoni di Ivan Della Mea, ed intanto in università si studia Leopardi, i Crepuscolari, Ungaretti, Montale. 

Il libro ripercorre passo passo fino al 1978 la nostra storia, con il sacrificio di Aldo Moro, vittima di una ideologia violenta. 

Cantava Gaber " L'ideologia, l'ideologia/ Malgrado tutto credo ancora che ci sia/ È la passione, l'ossessione della tua diversità/ Che al momento dove è andata non si sa"

Leggere Piero è importante perché ripassiamo e ritorniamo su errori da tempo rimossi, Il dolore dell'Università rimane a testimoniare le vite degli altri, di chi non ce l'ha fatta ad uscire indenne dai fuochi incrociati di quegli anni, di chi ha perso la vita, l'amore, il lavoro, di chi si é poi drogato, scomparso per sempre. 

A testimoniare quanto gli studi siano una zattera in ogni tempo, Il dolore dell'università oltrepassa il tempo e dona la sensazione di resistere all'individuo che scrive.

Con gli omaggi del Regno della Litweb grande stima alla casa editrice Bertoni che ha pubblicato il libro di Piero Pieri 

Ippolita Luzzo 



Piero Pieri ha insegnato Letteratura italiana contemporanea al D.A.M.S. di Bologna. Ha scritto su Palazzeschi, sull’identità ebraica italiana ed  europea, su Carlo Michelstaedter, su Mario Morasso,  su Casanova, sull’estetica classicista fra ’700 e ’900, sul problema dell’intertestualità letteraria, sull’Avanguardia.

Con lo studio Memoria e Giustizia. Le cinque storie ferraresi di Bassani, (Ets, 2008) ha vinto il premio “Renato Serra” per la critica letteraria.

 

Come romanziere ha pubblicato fra gli altri  La notte di Stalin. Quando il comunismo finì di morire anche sessualmente (Stampa Alternativa, Roma, 2000); Furio (Allori, Ravenna, 2004); Vaporidis in carcere (Fernandel, Ravenna, 2008). Marsilio 2014 Un amore crudele 

Ha vinto nel 2015 il Premio Corrado Alvaro per la narrativa 

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