Così un alunno commenta contento attraversando il corridoio per andare in classe.
Con qualche giorno di ritardo oggi al Liceo linguistico si tiene la giornata europea delle lingue. Iniziativa volta alla salvaguardia di molti idiomi che potrebbero sparire.
Così io capitata per caso e per perorare altra causa, mi trovo ad essere partecipe, con la professoressa Michela Cimmino, del caffè tedesco. Siamo infatti nell'aula tedesca, con torte di mele e biscotti, ed io guardo incuriosita la lavagnetta delle parole consapevoli, così mi dice un alunno, mostrandomi scioglilingua da recitare in tedesco e altri giochi di parole, compreso un puzzle.
Sorseggio stoicamente un pallido e lungo caffè nel mentre Michela mi presenta le insegnanti madrelingua
Pyne Susan, inglese, Marra Carmen, francese, Mader Ursula, tedesca. Una di loro ha appena imparato che per arrabbiarsi in italiano può usare il termine adirarsi. Adirata, le piace di più, che arrabbiata. In effetti, meglio all'ira che alla rabbia. L'insegnante di lingua tedesca, Maria Carmela Agosto, agosto è proprio il suo bellissimo cognome, si mette accanto al tavolo della Germania, la vedete ora con gli alunni
La Spagna per questo anno non ha preparato la paella perché il corso è appena iniziato ed i ragazzi, benché numerosi, non hanno fatto in tempo a pescare le cozze e gamberi necessari...
Ahah sorridendo con l'insegnante di spagnolo Vanessa Ranieri, ci salutiamo scendendo ai piani dell'italiano.
Le colleghe di lettere potrebbero dirmi che questa giornata, voluta dall'Europa, per la salvaguardia di lingue come il maltese e il bulgaro, dovrebbe includere, fra le lingue da proteggere, l'italiano, lingua orrendamente scempiata da neologismi e abbreviazioni, da sostantivi trasformati in verbi, e aggettivi in sostantivi. Nulla è come sembra, come lo era un tempo quando al primo ottobre a scuola si andava! Ed io stamattina per un riflesso condizionato andai a scuola. W la scuola.
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