lunedì 23 luglio 2012

Il canto dei blogger - è solo un gioco

Il canto dei blogger
Dalla periferia dell’impero, noi non possiamo restare insensibili al grido di dolore che da ogni parte d’Italia si leva verso di noi, blogger

Un volgo indistinto, che capo non ha, ci cerca, affannato e disoccupato, e noi siamo pronti, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò noi, blogger

Per strade e villaggi, paesi e città, uno solo il grido, un solo nome, il salvatore di questa umanità, lo chiamano tutti, lo acclamano festosi, il capo dei blogger

Ma forse abbiamo sbagliato epoca, forse non siamo a Gerico durante le palme e non assistiamo a miracoli veri, solo miracoli televisivi

A miracoli fatti in rete, virtuali, e molto assordanti, perché provvisti di casse rimbombanti, di giochi, di trampolieri, di prestigiatori venuti dal niente

Che truccano e coprono ogni candore, che vincono proprio ogni pudore e mettono in scena il piccolo cerebroleso che corre insieme ai ragazzi normali, poi non contenti, son tanto buoni, ti fanno un dritto un rovescio e una volèe.

Sarò io come sempre cinica, sarò io come sempre scettica e poco intonata e sto fuori dal coro e guardo incuriosita lo strano fenomeno che cresce in Italia 

La voglia di un capo, di un nero che abbaglia, di mettersi tutti in fila per tre e di marciare felici e giulivi verso l’impero, la terra promessa, L’Eritrea?

Ma il morbo infuria, il pan ci manca e sul ponte sventola bandiera bianca, c’è Casapound che l’innalza nera questa bandiera, una bandiera, ahimè conosciuta, una bandiera pericolosa ma tanto carina…

Su, anche noi, noi blogger davvero, agitiamo felici le nostre bandiere, l’arcobaleno dei mille colori e poi prendiamo i fogli e scriviamo dovunque che il tempo è poco, che il signore arriva, teniamoci pronti con le lucerne e mettiamo olio per illuminare le tenebre oscure del nostro momento

Ma come è possibile che non sentiamo il grido, il grido da tutte le parti, il grido dell’isolamento, del desolamento, delle brutture e dell’incendio che brucia brucia lasciando le stoppie arse del nostre sapere, un solo mucchio di cenere ancora?

Solo se torniamo dal nostro viaggio, ma se torniamo a guardare un altro,  se torniamo a darci la mano 

Allora il blogger non scriverà invano, rimane solo il testimone di tanto vociare, le voci, vox clamantis nel deserto vero, il nostro deserto del quotidiano 

E questo sarà abitato con un gesto, uno solo, lo dice Aristotele nella Metafisica libro Primo, quello di guardare con gli occhi nostri la realtà e gli altri che ci passano accanto ed abiteremo anche noi, blogger, il nostro mondo, il mondo di tutti.

4 commenti:

Litweb ha detto...

Stasera premio bancarella...delirio di una notte di mezza estate

Anonimo ha detto...

L'accostamento tra i blogger e il crollo delle borse e quindi dell'economia è azzardato. Come previsto sta crollando tutto e in questo immenso prato del nulla cresceranno i fiori del male, che di variopinto hanno solo il nome. In Spagna ci sono accenni di guerra civile, brutto segno. La colpa? di quelli che hanno governato con i soldi del futuro, i nostri ministri maldestri e malsinistri. Con i soldi che non c'erano che hanno chiesto a prestito a noi ed al mondo.
Credo che dovremo allevare il maiale nella vasca da bagno e coltivare i pomodori sul balcone, prima di andare a mangiare alla mensa dei poveri.Temiamo di dover vendere al mercato le nostre mogli ed i nostri figli, prima di scomparire nel nulla. Baldo endofirmato.

Anonimo ha detto...

Esistono stupendi castelli di carte che i bimbi affastellano, poi cadono e i bimbi piangono e se saranno uomini utili ricostruiranno fin da quell'istante il castello più solido. Casapound cos'è? Chi sono le persone che abitano un nome per me senza senso? Perchè accettiamo di non capire e vivere in un mondo di carte una affine all'altra solo grazie alla colla, barando. Cosi nel momento stesso in cui il vento si fa rabbioso invece di una carta o due crolla tutta la struttura. E restiamo li. Tentiamo di di rimetterlo inpiedi ma nulla, non stà. Ci accorgiamo allora di non sopportare più troiette di varia origine sbucare e farsi largo nel nostro soggiorno parlandoci di mozzarella o assorbenti per la terza età. Mentre i tronisti si fanno sbavare addosso da anziane insoddisfatte. Le ragazzine confondono la maggiore età e fuggire dal giogo della famiglia non interessa, mentre rifarsi valori più grossi dal chirurgo estetico apre loro orizzonti illimitati.E le generazioni di giovani uomini si attardano nell'indecisione del vivere, votare, lavorare, essere, lettera e testamento.La colpa non è di nessuno e nessuno la vuole e chi si fa carico di suggerire un idea si chiama a volte casapound.In Spagna si fa la rivoluzione? In Spagna si reprime da tanto di quel tempo ogni genere di manifestazione liberale che anche dovesse scoppiare un moto di ribellione sarebbe in ritardo di anni sulle aspettative. Come da noi, in Italia, dove i presupposti per essere stanchi ci sono tutti e cose da perdere sempre meno. Ma.....L'aperitivo? La movida? Il finesettimana a Londra a fare spese? E il.......non credo in nulla e nessuno. A no no.......Solo nel web trovi la verità, la rivolta vera e le parole di fuoco. Il perchè nuoversi o far qualcosa e allora l'implume essere va pigia e schiaccia, compila e crea, interpreta e scambia cazzate scoprendo in quanti non pensano un cazzo come lui.E alfine sono convinti e cercano portapensieri ideali a cui affidano il loro lavoro intellettuale....Mamma,Cacca, pipì......E Grillo risponde dando allefiamme tutti. Tutti hanno troppo,tutti sono stupidi e dovrebbero invece.......Mentre lui, caso strano, risulta sempre nei primi posti tra i redditi più alti. Girando in Porche tra un popolino di bambinoni che non sanno neppure piangere, figuriamoci ricostruire il castello.
Luca

Litweb ha detto...

Luca, Casapound è un movimento con bandiere nere.E' un movimento che,nel momento che dice di non essere, poi in realtà è. A Roma ma anche qui.Facilmente condivisibile perchè contro... contro l'equitalia...e chi non lo è... contro ma poi tutto sto contro si rivolta appunto contro contro noi stessi, privati dalla libertà, privi di un volere essere pro e non contro a favore di a favore della normalità... ma anche questa espressione... è ridicola,vero?