Specchi e ologrammi per Così è se vi pare in splendida interpretazione di Milena Vukotic e Pino Micol al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme per AMA Calabria Stagione teatrale 2023/24Scritta nel 1917 da una novella poi divenne un atto teatrale con questo titolo così attuale e stasera con l’allestimento da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato che permetterà di vedere le cose vicine come distanti
“Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”.
Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti videoartist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste.
All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre."
Una messa in scena sorprendente e piacevole, bravissimi tutti gli attori in scena, splendidi i costumi, grande regia, e soprattutto applausi al teatro vero di Milena Vukotic la signora Frola, di Pino Micol Signor Laudisi. Un testo sul ragionare sull'impossibilità di conoscere la verità degli altri.
Aggiungo un mio antico pezzo del 2010
6 ottobre 2010, raccontandola da allora come la racconterebbe Pirandello
L’impossibilità di conoscere la verità con una commedia
Così è, se vi pare
Arriva in una tranquilla cittadina di provincia un nuovo impiegato, il signor Ponza con la suocera, signora Frola, scampati ad un terremoto nella Marsica.
Il signor Ponza va ad abitare insieme alla moglie che nessuno vede all’ultimo piano di un caseggiato periferico, la signora Frola in un elegante appartamentino del centro.
Tutto il paese mormora: La moglie viene segregata non può uscire, la mamma non può andare a far visita alla figlia.
Il signor Ponza viene quindi chiamato dal suo superiore per spiegare e far cessare il chiacchiericcio.
La signora Frola, anticipando con mossa a sorpresa, giustifica il genero reo solo di una eccessiva possessività verso la moglie.
Ma il signor Ponza afferma che la suocera è pazza, sua figlia è morta nel terremoto, questa è la sua seconda moglie e lui ha dovuto prendere le precauzioni per salvaguardarla dall’invadenza di lei.
Mentre i presenti si rassicurano arriva la signora Frola che, venuta a conoscenza dei fatti, accusa lui di essere pazzo, non ha più riconosciuto la moglie quando questa è ritornata a casa dopo un ricovero in una casa di cura e per accettarla di nuovo hanno dovuto inscenare seconde nozze.
Nel tentativo di risolvere la questione il consigliere comunale organizza un incontro pubblico fra suocera e genero.
Ma messi uno di fronte all’altro il signor Ponza aggredisce la suocera e solo dopo si scuserà dicendo di essere stato costretto a recitare per mantenere nella signora Frola l’illusione della sua pazzia.
La curiosità aumenta
Viene così condotta in comune, come ultima chance, per calmare le voci, la moglie col viso coperto di nero.
Ella però afferma di essere sia la figlia della signora che la seconda moglie del signor Ponza e di sé dice- io sono colei che mi si crede-
Impossibile avere una visione certa e unica della realtà
Si ride si sorride poi amaramente ci si rende conto che questa opera teatrale viene recitata come in un onirico sogno di Bunuel sulle strade e sulla rete del nostro vivere e i personaggi siamo noi che creiamo ognuno la nostra verità su vicende poco catalogabili, complesse, dense di premesse, privi di riscontri facilmente fruibili e con protagonisti evanescenti inafferrabili
Pirandello mi ha aiutato
Mi ha ricordato l’inutilità di voler dire una verità che sarà confutata che dovrà essere di nuovo spiegata e come leggiamo Nel Paese delle prugne verdi di Herta Muller: Il silenzio ci imbarazza, parlare ci rende ridicoli
IL paese delle prugne verdi è un paese sotto la dittatura di un potere che cerca e costruisce qualsiasi illazione per punire non solo gli oppositori ma gli spiriti ingenui pericolosi perché pensano ancora di vivere senza sospettare l’inganno
Pirandello deliziosamente continua il suo scavo nei personaggi con Sogno, ma forse no Il gioco delle parti Come tu mi vuoi Ma non è una cosa seria
Siamo tutti delle maschere, dice lui, però siamolo con un briciolo di responsabilità
E poi possiamo sicuramente leggermente ariosamente divertirci sulla rete bidibodibù
Ippolita Luzzo
COSÌ È (SE VI PARE)
di Luigi Pirandello
con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato
e con Maria Rosaria Carli, Luchino Giordana
e Giovanna Bozzolo, Marco Prosperini, Antonio Sarasso, Giorgia Conteduca, Vicky Catalano, Walter Cerrotta, Giulia Paoletti
Regia Geppy Gleijeses
Videoartist Michelangelo Bastiani
Costumi Chiara Donato
Light designer Francesco Grieco
Musiche Teho Teardo
Aiuto regia Giovanna Bozzolo
Produzione Gittiesse Artisti Riuniti