Maizo, la voce narrante, è una tartaruga amica di tre ragazzini, i protagonisti del racconto di Elena Giorgiana Mirabelli: Mitja, Eco e Clio.
“Ecco, l’imprevedibile. Quando abbiamo scordato che i percorsi disegnati sulla mappa col righello sono linee potenziali e che non possiamo starci sopra in equilibrio? Che quelle linee che indicano la distanza fra la casa e il desiderio non sono nette ma piene di deviazioni?” #maizo il racconto sulle percezioni.
Come Mitja non sente una distanza dagli oggetti, dal cielo, dalle pareti, da tutto. Tutte le percezioni per Mitja sono significative. Non seleziona pezzi di realtà, la realtà entra nella sua testa, in ogni istante.
A pagina 26 e 27 ci sono le note di Elena sulla memoria e sul funzionamento del pensiero. Come ricordiamo, come percepiamo, di cosa ci meravigliamo, cosa scegliamo e in base a quale punizione noi reagiamo. Nel racconto i tre ragazzi vivono esperienze al limite della irrealtà, ma è una surrealtà, cioè una realtà amplificata, per far sentire più forte la costrizione e la voglia di liberarsene. Come liberarsi dalle costrizioni, "dallo spazio asfittico del destino" diceva una mia amica poetessa, come liberarsi dalle punizioni? Creando un luogo dove ci sarà una cerimonia, ci saranno dei riti.
Maizo si prende subito un posto nel mio immaginario e si sistema nei ricordi come se ne facesse parte. Il luogo dove si svolge la prima parte della vicenda assume l’aspetto di una struttura, il gruppo appartamento, che allora negli anni ottanta accoglieva minori segnalati dal tribunale. Più o meno come La casa dei potenziali. Poi ci troveremo alle Terme, alle Terme sulfuree, dico a Elena Giorgiana Mirabelli, aggiungendo quanto lei riesca a creare con la scrittura luoghi reali unendo vari pezzi di luoghi diversi. Lei ci porta e noi la seguiamo insieme a Maizo in questa avventura, una novella di un realismo estremo tanto estremo da sembrare fantastico!
Maizo per me somiglia alle favole nere che mi raccontava mia nonna, i cattivi che tengono nella torre i bimbi, i bimbi che vanno via, le esperienze che ci fortificano, la trasformazione in una età adulta abituata ad un orrido che affascina. Si ci ritrova in un tempo senza tempo e vorrei affidare questa fiaba a tutti gli adolescenti affinché leggendo Maizo sappiano come Clio, l'altra ragazzina, sapere chi si è. E sui nostri desideri stiamo con Maizo nello stupore di saper ancora tracciare una linea, definire uno spazio, riconoscerci e darci una mano.
Maizo nel Regno della Litweb fra le più belle letture del 2021
Ippolita Luzzo
“Nasce la nuova collana di Zona 42 dedicata alle Novelettes, una grande iniziativa curata da Chiara Reali che dice: A volte per raccontare un mondo (il mondo) c’è bisogno di centinaia di pagine, di più volumi. A volte per raccontare un mondo (il mondo) bastano poche parole: «For sale: baby shoes, never worn.» In Vendita: Scarpe Bimbo, Mai Usate” – il Romanzo più Breve (e Triste) della Storia
Più lunghe di un racconto, più brevi di un romanzo, le novelettes hanno un ruolo centrale nella letteratura di genere.
Riguardo al titolo 42 nodi, abbiamo chiamato questa nuova collana 42Nodi: perché i nodi compongono le trame, i tessuti, gli intrecci di cui sono fatte le storie; perché mettono insieme e tengono unite le cose che sono separate.
Per chi se lo chiedesse: 42 nodi è anche naturalmente una velocità nautica, corrispondente a circa 77 kmh.
L'autrice, Elena Giorgiana Mirabelli
Laureata in Filosofia, ha un PhD palermitano in tasca e il diploma della Holden nel cuore. È tra i fondatori di Arcadia book&service, agenzia di servizi editoriali di Cosenza ed è redattrice della rivista Narrandom. Configurazione Tundra (Tunué, 2020) è il suo primo romanzo. Altri suoi lavori sono apparsi in Nuvole Corsare (Caffèorchidea, 2020), L’ultimo sesso al tempo della peste (Neo Edizioni, 2020) e Human/. Corpi ibridi, mutanti e fluidi nell’universo del possibile (Moscabianca Edizioni, 2021). Maizo, novella per la collana 42 Nodi (Zona 42) è il suo ultimo lavoro. Ordisce trame, anche con la lana.