Una serie di avvenimenti puramente casuali si sono intrecciati tra di loro ed hanno permesso l’incontro con Ines, che non conoscevo quasi, sul Corso Numistrano nel maggio del 2009, casuale salire sopra nel suo appartamento e provare un’emozione intensa.
Non so se conoscete la sua casa, alcuni di voi penso di sì, è bellissima, quadri grandi di Carnovale appesi alla parete, lei giovane, lei donna, paesaggi, colori, foglie, fiori, fogli sparsi, libri, computer, telefono, televisore, lei.
Tutto in un ampio salotto soleggiato.
Lei si alza, mi prende le sue poesie e inizia a leggere.
Io provo una sensazione di già ascoltato e sento insieme a lei la presenza di una poetessa, Emily.
Subito, credo, ho sentito una sorellanza di temi fra queste due creature e nel rientrare a casa mi ritornavano in mente i versi ora dell’una ora dell’altra.
Ecco è nato tutto così. Non avevo veramente intenzione di preparare qualcosa per altri, se non per loro due e tale ciò deve rimanere, un omaggio alla poesia di Ines ed Emily, uno scritto spontaneo e immediato.
Emily Dickinson nasce il 10 dicembre 1830 ad Amherst nel Massachusetts, sotto il segno zodiacale del sagittario.
Il padre, influente avvocato, deputato al congresso di Washington dal 1853-55, ebbe un ruolo di primo piano nella fondazione del partito repubblicano.
La famiglia viveva in una residenza elegante vicino al piccolo cimitero.
Emily frequentò gli studi superiori nel college della vicina cittadina South Hadley, poi per problemi di salute ritornò a casa, ma continuò la sua preparazione stimolata da un assistente del padre che le fece leggere Emerson, poeta e saggista. A vent'anni conobbe Susan e ne diventò amica e cognata, quando, in seguito, questa sposò il fratello. Nel ‘55, a Filadelfia, incontrò il reverendo Charles Wadsworth e fu amore? amicizia, scambio letterario. La casa paterna fu per molti anni il centro dell’ospitalità della cittadina, religiosi, professori, uomini politici e d’affari, giudici, conferenzieri di passaggio al college di cui il padre era tesoriere, giornalisti e direttori di riviste, scrittori. In questo ambiente Emily maturò le proprie facoltà poetiche.
Scriveva in bella copia su fogli di carta piegati in due che poi univa a gruppi forava in due punti e cuciva con uno spago legato sul davanti. Nell'ultimo decennio lasciò i manoscritti liberi su pezzi di carta di diverso formato. Alcune poesie le inviava ad amici, spesso alla cognata Sue, o a Samuel Bowles, amico di famiglia e direttore di un giornale. Egli pubblicò le prime 4 poesie di Emily anonime. Altre poesie furono inviate ad Higginson, letterato e pastore unitario di Boston. A lui raccontò del suo cane terranova con cui faceva lunghe passeggiate.
Quando Emily accettò di pubblicare alcune sue poesie un disturbo agli occhi, la costrinse a rimanere a Boston per mesi. Ritornò a casa e uscì sempre più raramente, ma questo isolamento non l’impedì di vivere un amore corrisposto con un giudice, amico di suo padre. Amore osteggiato dai familiari di lui.
Altra amica cara di Emily fu Helen Hunt, scrittrice, che la ammirava e la spronava a pubblicare. Ma lei non accettò.
Seicento poesie inedite furono pubblicate dopo la sua morte dalla figlia della donna amata dal fratello. Infatti il legame del fratello con Susan, la moglie, si era già esaurito con gran dolore di Emily che non aveva mai accettato di incontrarsi con l’altra donna.
Al suo funerale, attraverso i campi direttamente al cimitero, il 15 maggio del 1886, fu presente il poeta Higginson che lesse i suoi versi. Sulla strada campestre ranuncoli e gerani selvatici.
Ho tentato, ma non credo di esserci riuscita, a riassumere una vita: solo qualche sequenza.
Non ho in mano una biografia di Ines e non l’ho cercata, ma ho letto le sue poesie e provo a immaginare e a cucire anch'io con un filo le impressioni, la sensazione di vicinanza in due persone diverse nel tempo e nello spazio.
Ines è nata sotto il segno dei pesci e la sua luna è sicuramente in sagittario, Emily è nata sotto il segno del sagittario con luna in scorpione. Del sagittario Ines ha il fuoco scoppiettante avvolgente e coinvolgente, caldo e affettuoso, ma allo stesso tempo ha l’illusione e la disillusione che il fuoco va alimentato sempre affinché non si raffreddi. Questo anelito le lascia una malinconia, una tristezza serale simile a quella dei bimbi piccoli, di pochi mesi, che al calare delle tenebre, piangono, finché cullati e confortati nelle braccia della mamma non si addormentano.
Emily è sagittario, possiede lo stesso fuoco ma la luna in scorpione la trascina verso nascondigli , in una suprema alterigia non già verso gli altri ma verso se stessa. O tutto o niente e davanti ad una richiesta così totalizzante il fisico problematico ed a volte malato di Emily rispose probabilmente, niente.
Ines ed Emily hanno una vicinanza di suoni, di parole, di temi, di scelte. Poesie e racconti , una, poesie e racconti l’altra. Non si conoscevano, non si erano mai lette, eppure così vicine.
Giardino, scrigno, anima, cavalli, gabbiani, fiori, ape… Sì, sono temi universali, ma in tutte e due lo scrigno si chiude, raccoglie, seleziona e nello stesso tempo il contenuto invade l’anima e diventa padrone.
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L’anima sceglie i suoi compagni-
poi-chiude la porta - alla sua divina maggiore età- altri non presentare-Impassibile- nota le carrozze- ferme-
Al suo umile cancello-Impassibile- un imperatore inginocchiarsi
Sulla sua stuoia-Mi consta che a volte- da una grande nazione-Sceglie uno-Poi- chiude le valve della sua attenzione-
Come pietra-(Emily Dickinson)
Il giardino, come noi, in solitudine, fiori, rose, alberi, rincorrersi di ragazzi, primavera che ritorna, stagioni che si ripetono, amori che finiscono, tormenti, ridicoli per gli altri, brucianti per noi. Universale la poesia, se rende gemelle, se rende possibile l’incontro tra i due. La loro poesia come aforisma, breve, da leggere d’un fiato, scrivere su una sola pagina, inserendola anche nelle lettere come strumento di comunicazione. La poesia di entrambe vive della metafora tratta dal mondo familiare, domestico, urbano, una sorta di autobiografia privata. Sembrano lontane, una, reclusa volontaria nella casa paterna, frequentatissima da ospiti importanti, l’altra girovaga, nel suo mondo di incarichi e conferenze.
Questa è la mia lettera al mondo che a me non scrisse mai (dice Emily).
Ma il mondo non risponde nello stesso modo, il mondo dei gabbiani, del mare, delle colline, non ha una penna, eppure scrive continuamente a tutti noi con suoni, colori, sensazioni.
Lettera ad Higginson
Mi chiedete dei miei compagni, signore: le colline e il tramonto, e un cane grande come me, che mio padre mi ha comprato. Sono migliori delle persone,perché sanno, ma non dicono
Così scriveva Emily il 25 aprile 1862.
Intanto io
Sono stata a casa di Ines, e, sono stata piacevolmente accolta da colori, colori della natura, delle stagioni della vita, colori dell’affettuosità. I fiori sul tavolo, il tavolo tondo, vagamente ottocentesco, come era quello di Emily, le sedie bombate, e l’aria d’altri tempi. E ho immaginate entrambe sedute al tavolo:
Fumo
I sogni sono fumo
e…possono sparire.
(Ines Pugliese)
1452
I tuoi pensieri non hanno parole tutti i giorni
Vengono una volta sola
come speciali sorsate esoteriche….
- così dice Emily, così dico io ad Ines, che prepotentemente ha invaso la scena immaginata , ed ora due donne, per mano, attraversano campi gialli di fiori selvatici e scompigliati dal vento, spiagge libere e assolate, strade polverose di cemento, e sempre per mano, vengono verso di noi.
AD INES ..Ippolita