Ballando al
ritmo del libro. Una lettura battendo le mani sopra i tasti e i piedi sotto il tavolo
Buco Buio Buco
e poi di nuovo buco, per il primo racconto, una lettera b che bordata sta in una baleniera a caccia di capodogli.
Pequod, la
baleniera da cui prende il nome la casa editrice
Rileggo i
racconti brevi di Massimiliano, li rileggo con una lente diversa, osservo le
lettere che ripetono suoni, bum bum bam. Tutte le b del primo racconto. Quel
buco ripetuto. Non a caso. Per risuonare. “Fine della corsa”
Economia di
parole continue con la lettera b, un bicchiere ripetuto e un barista che
assiste un bicchiere da riempire. Fine della conversazione.
Il maestro e
l’allievo, infatti Fine della conversazione, brusca fine.
E con la
lettera b ci sta il basket e Belen del mongoloide, la borsetta e il bianco di Mestre tossica. Boh… Bob
Nel suono
che mi riporta a te trovo i Joy Division di Romeo Vernazza.
La sua, da me molto amata, “ Cenerentola ascolta i Joy Division” e già
immagino vostro dialogo ironico, surreale, e sento le risate liberatorie su
ogni b come barba, che barba! Alla maniera della Sandra Mondaini.
Ho afferrato il senso ma ho perso la
sensibilità dei Joy Division
Nella lettura “L’amore è alieno e fa morire” sta Tommaso Pincio del
quale ho letto Panorama, ci sta il bacio, baciare e, bam, muore il cardellino
per troppa abnegazione, generosità, muore per credere vero uno stato d’animo.
Piango, più che ridere, mi scendono due gocce ad inumidire gli occhi,
sui mille e mille sacrifici dimenticati, sui sacrifici che richiedono vittime,
sui sacrifici di coloro che si
immolarono per un capriccio altrui, sia amore o ideologia. Capriccio volubile.
“Anna e io”, bella Anna, ma non siamo più gli stessi.
Gli avvenimenti
forgiano i nostri sentimenti, li stravolgono, ci impediscono di tornare
indietro, ci mutano per sempre.
Leggendo il libro di Massimiliano Nuzzolo sento che il suono del libro,
iniziato con le note basse ora si innalza nella commozione del cardellino
trafitto dalla spina, nel sangue dello stupro, nei Led Zeppelin di Mario. Una
battuta che risuona. Un grande male fatto per gioco.
Il buio resta, vero Massimiliano?
E.T. e la bicicletta, dobbiamo fare avere questo racconto a Victor e Paola Rambaldi insieme alla
battaglia del barone rampante fatta nelle campagne di una estate dell’entroterra
campano.Il nonno è come i Rockets, ha un vocoder, ma non voleva dipingersi d’argento.
Il bambino ora scrive, sta suonando l’elettronica, e sento che il ritmo
ha raggiunto una sua chimica.
Nella chiusa delle formule che vorrei saper leggere, lo so, sono formule da dover sapere, avendo fatto quel liceo classico, l’autore mi decifrerà la sua formula che posso quasi sospettar d’aver capito.
Nella chiusa delle formule che vorrei saper leggere, lo so, sono formule da dover sapere, avendo fatto quel liceo classico, l’autore mi decifrerà la sua formula che posso quasi sospettar d’aver capito.
La felicità è la musica di essere svegli