Dietro la scena- Cronaca vera
Molto dietro la scena, mi
trovai a legare i granelli di Sabbiarossa con il Sud è niente e tutto divenne Fatto
quotidiano.
Paola Bottero raccolse mia
passione per film e rassicurò Fabio sulla mia serietà e disponibilità scevra da
qualsiasi legame sociostorico col territorio.
Fabio manzoniamente rispose.
Ed io mi sentii nell’empireo.
Il mio Passepartout era
ineccepibile, un bravissimo giornalista vero, e andammo a Vibo.
Il giro del mondo in ottanta
giorni.
Ritornammo a Lamezia, nella
terra di Frontiera, citando la manna nel deserto, e ringraziando lei che,
quella sera, ci aveva accompagnato fino a Vibo, noi due non sappiamo guidare!
Le difficoltà iniziarono
subito.
Dopo aver ottenuto la
disponibilità e la partecipazione del Sistema Bibliotecario, dovevamo rendere
concreta la passione verso un film capolavoro.
Con i ragazzi. Con ragazzi
già al lavoro- Poninforma, al Liceo Campanella.
I fondi, i contatti con Cinecittà, gli
impianti, le caratteristiche audio… e lui, Passepartout, che continuava a
recitarmi ogni mattina… Fabio Mollo a Lamezia.
I fondi, bisognava pagare Dvd. Certamente lui avrebbe potuto chiedere ai
genitori e io alla pensione, ma abbiamo scelto l’intimidazione! Per la prima
volta nella mia vita sono entrata in due splendidi esercizi commerciali, dove
sono cliente abituale e ho chiesto una offerta. La migliore offerta. Non hanno
esitato e non hanno chiesto nulla in cambio, onorati di farlo. Due signori.
Anche le pochissime locandine
sono stato un regalo e le abbiamo affisse personalmente tranne una che fu
appiccicata sulla finestrella del comune
in caso di incendio. In quel caso
bastava cliccare Il sud è niente.
Poi si sa col tempo anche le
rose fioriscono e felicemente arrivò logo, felicemente arrivarono le turbe festanti e
plaudenti, arrivò quel giorno.
Fabio si smarrì, andò e
ritornò due volte da Pizzo, poi giunse a me.
I ragazzi, la scuola, la loro
insegnante, paziente e attenta era riuscita a trattenere…attendevano e fu
bellissimo.
Fu tutto bellissimo,
conoscere Fabio, e io tossivo, brividi di freddo.
Brividi e silenzi in un mondo
che mette il bavaglio a Il sud è niente, a Rocco Carbone, A Rino Gaetano, a me, che,
indegnamente, parlo come loro. Non me ne vergogno.
Resta di tutto questo qualcosa che non può essere condiviso, qualcosa che non appartiene a questa terra, terrestre, ma solo ad un regno che non è di questo mondo.
Le affinità elettive, gli universi paralleli, Rocco Carbone e Fabio Mollo, Rino Gaetano e me, stonati, ma felici di poter rinunciare, senza arrendersi alle consuetudini che inevitabilmente cangiano la forma dell'acqua.