I gradi della conoscenza fra noi. Una porta e una casa. Nella cooperativa dove abito da più di trent’anni ci sono almeno una ventina di nuclei abitativi, sono almeno queste le porte che si aprono e si chiudono per altrettante case. Conosco i visi degli abitanti, di alcuni di loro anche il nome. Li saluto e mi salutano se mi incontrano e alcuni di loro conoscono anche il mio nome. Il grado di conoscenza fra me e i miei vicini di casa non è andato quasi mai oltre un pur educato saluto. Col tempo alcuni hanno venduto casa e si sono avvicendati altri vicini e ci salutiamo con lo stesso ciao. Il grado di conoscenza chiude la porta dopo il ciao. Esco per fare la spesa e il grado di conoscenza si amplia agli esercenti dei bar, dei negozi di frutta e verdura, nei negozi di generi alimentari, nella latteria, nel panificio. Molti conoscono il mio nome, la mia professione, io conosco di alcuni di loro il nome, loro sono gentili e anch’io lo sono e il grado di conoscenza finisce nel momento in cui io esco e si chiude la porta del negozio. Il grado di conoscenza sale in centro e sul corso cittadino parcheggia. Ora è diventato quasi un personaggio e saluta con educazione la libraia, il barista, il farmacista, ai saluti si aggiunge una chiacchiera ed è una consuetudine dei piccoli centri l’accoglienza verso i clienti. Ma ci conosciamo?
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