giovedì 2 febbraio 2023

Rossella Pretto La Vita incauta

 

Leggendo Rossella Pretto nel suo viaggio sulle tracce della tomba di Macbeth e seguendo una messinscena realizzata dalla Compagnia dei Quattro con il testo tradotto dal nonno Elio Chinol, anglista e appassionato di Shakespeare noi con il libro La vita incauta siamo avvinti dalla tragedia una volta di più.

La tragedia di William Shakespeare, la trama storica viene riportata dal filosofo Boezio, in una cupa Scozia d'inizio Basso Medioevo si è appena conclusa una guerra e un sergente  riferisce al re Duncan di Scozia che i suoi generali, Macbeth, barone di Glamis, e Banco, hanno appena sconfitto le forze congiunte di Norvegia e Irlanda, guidate dal ribelle Macdonwald.

In una notte buia e tempestosa, per dirla con Snoopy, Linus e Lucy,  tre Streghe si incontrano in presenza di Macbeth e Banco, nella brughiera e profetizzano loro che Macbeth diverrà re mentre Banco  sarà il capostipite di una dinastia di re. La profezia trasformerà Macbeth da uomo leale in assassino. Come si cambia! E poi la follia del potere tutto involge.

Con Rossella Pretto che scrive:" Non mi sono mai chiesta in quale periodo dell'anno si svolgono le vicende di Macbeth ma lo posso intuire.. Sarà autunno inoltrato, inverno.. Chissà che vita vita fanno quelli che abitano queste lande, chissà che vita facevano quelli che le abitavano centinaia di anni fa. Me lo chiedo come non lo sapessi, come non sapessi che vita faccio, rintanata nello studio. La differenza sta nelle chiusure .. un tempo che mi inchioda alla sua dispersione" nella sua confessione sui nonni bravissimi, e su di lei che come nel libro di Hanry James "La bestia nella giungla" riconosce l'evento eccezionale quando è ormai passato. infatti tutto il libro è un interrogarsi sul libero arbitrio, sul destino, su ciò che noi responsabilmente possiamo. Nel Macbeth il sapere il futuro lo distrugge, lo fa diventare assassino, perché l'attesa diventa impossibile da reggersi. 

Un libro curatissimo e che ci invita alla riflessione come tutti quelli scelti dalla collana S-Confini diretta da Fabrizio Coscia per Editoriale Scientifica. 

Un libro diario di un viaggio, un libro diario di studi amatissimi, "C'é sempre un segno in attesa di essere leggibile" e a Forres al castello dell'apparizione mentre ascolta la guida lei si gira e sente anzi vede e sa di aver ora "iniziato questo viaggio alla ricerca dell'aderenza, ecco, ora posso dire che ha tutta l'aria di esserlo" Aprire la porta ai propri fantasmi. 


Leggendo il libro mi sovviene un'altra messinscena recente di Alessandro Serra con lo spettacolo Macbettu  Siamo in Scozia oppure in Barbagia, siamo dappertutto, dove a qualcuno viene promesso, viene pronosticato un futuro da re e tutto cambia. La situazione sfocia in tragedia dopo il dono avvelenato delle streghe. Uno spettacolo nello spettacolo, ridere ridere di ciò che le streghe faranno sul palco, ridere dei dispetti che si fanno, del loro camminare, quei passettini corti e veloci che ricordano i giochini a molla da caricare e far muovere sul tavolo, quegli sputi veri, quelle scope agitate al solo scopo di sollevare polvere,  gli uomini maiali grufolare nello scifo e il fantasma di Banco calpestare il pane sardo sul tavolo imbandito da Macbeth. Ed eccolo Macbettu, piccolo piccolo,  abbracciato alla moglie alta, abbracciato all'ambizione. Un Macbettu capace di riflettere sul male e perciò ancora più tragico in queste parole: "La vita è solo un’ombra che cammina, un povero attore che si pavoneggia e si dimena durante la sua ora sul palcoscenico, dopo non se ne sentirà più nulla. Una favola narrata da un idiota, piena di rumore e furia, che non significa nulla"

Ippolita Luzzo 

Rossella Pretto è laureata al Dams di RomaTre con una tesi sulla traduzione del Macbeth curata da Elio Chinol per la ‘Compagnia dei Quattro’, ha proseguito la sua formazione con esperienze in campo recitativo e teatrale. Il suo primo poemetto, Nerotonia, anch’esso ispirato al Macbeth, è uscito nel 2020 (Samuele Editore). Con Marco Sonzogni ha curato Memorial di Alice Oswald (Archinto 2020) e Speranza e Storia. Le quattro versioni sofoclee di Seamus Heaney (Il Convivio Editore, 2022). Ha curato inoltre La Terra desolata di T.S. Eliot per la riedizione della traduzione di Elio Chinol (InternoPoesia 2022). È presente in alcune antologie, con sue poesie e traduzioni. Suoi articoli sono apparsi su «Alias-Il Manifesto», «Poesia», «L’Ottavo», «Journal of Italian Translation», «Studi Cattolici» e «L’Estroverso».

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