domenica 5 maggio 2013

Viaggio conclusivo



4 Maggio 2013

Viaggio conclusivo progetto ” L’oro del Mediterraneo”

Dal porto di Vibo a Capo Vaticano, con sosta davanti Sant’Irene, luogo in cui è sommersa una peschiera di tardo impero romano.

Duecentocinquanta ragazzi, dalla scuola primaria alla scuola secondaria, salgono sulla motonave Magic Panarea con gli insegnanti, la dirigente scolastica e alcuni  rappresentanti delle associazioni che hanno aderito all’invito del liceo Statale “ Tommaso Campanella”

Si parte.

Il mare é azzurro, il cielo é azzurro, gli occhi di molti ragazzi sono azzurri.

Tutto è azzurro.



Vivo per lei -suona alla pianola Giovanni

Cantano in tanti, cantano anche Giorgia e Bocelli, cantano e suonano i ragazzi che hanno trasportato strumenti e casse sulla nave per dire al mare che loro vivono per la musica.



C’è un grande entusiasmo, c’è disciplina, ordine e movimento, c’è una gioventù che fa tenerezza.



Incontro Tadzio di Morte a Venezia, mi fermo a domandare come si chiami ora, e lui mi risponde:- Domenico- e poi puntualizza di non essere polacco, di aver visto il film dal romanzo omonimo.

Incontro Carla Bruni e non oso fermarla, non posso andare in giro sulla nave chiedendo loro cosa facciano tra noi…la Primavera botticelliana, le donne di Raffaello e Tiziano insieme alla Carmen di Bizet e alle donne di Almodovar

Mi costringo ad essere discreta, ad osservare richiudendo i loro visi  in romanzi, in film, in canzoni.

Nel mentre la giornata si scansiona con le parole esplicative della prof Michela  e dell’esperta in archeologia Valeria che porterà personalmente alcuni degli alunni  nei fondali marini, immergendosi con muta ed occhiali.

Il sole è alto nel cielo azzurro.

Le bianche scogliere di Tropea si riflettono nelle acque che baciano le sabbie anch’esse bianche.

Si scende e si sceglie di andare al mare oppure sulla rocca.

Su un masso di arenaria compatta, palazzi sei-settecenteschi con ricchi portali scolpiti, strade strette,  piazze improvvise e squarci su un mare turchese vengono raggiunti solo salendo gradini leniti da una brezza leggera.

Alcuni si sdraiano sulla  sabbia, fanno il bagno, corrono e scattano fotografie, mandano messaggi, postano su facebook lo splendore.

Si riparte e si ritorna indietro per riprendere due o tre rimasti sul molo…

Imprevisti di tutti i viaggi… altrimenti che viaggio sarebbe?

Ora sulla nave  gli alunni si divertono ad imitare i loro prof.

E il thauma prende la parola.

Francesco, superata la timidezza iniziale, insieme ai suoi compagni ridà vita a  gesti e frasi di Sabrina, Michela e Franco…rispettivamente loro insegnanti di italiano, filosofia e matematica.

Credo che Michela abbia pronunciato tante volte in classe - thauma- da fissare il concetto indelebilmente sulla corteccia sinaptica delle loro menti

E così Aristotele e il libro primo della Metafisica, l’ultima parte del secondo capitolo di un libro che io adoro tenere sul mio comodino, vengono a farmi compagnia a bordo della motonave.

Tutto nasce dal thauma, il  mito, la filosofia e tutte le arti, ogni conoscenza che l’uomo ha preparato per difendersi dall’orrore e dalla paura.

Mito, parola, racconto, annuncio, l’uomo così riesce a contrastare il thauma, l’angosciato stupore provato  dall’incomprensibilità della sua avventura umana nel mondo.

Col mito e poi con la filosofia lui raggiungerà la  felicità.

La faccio breve… me ne scuso.

Sabrina, con una felice performance pop, ci stupisce e tutti chiediamo il bis, troppo in gamba è…sanno fare proprio tutto alunni e professori di questo istituto!

……..Siamo arrivati, si va via si chiudono gli strumenti musicali sulle note di … Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro…

 e mentre i ragazzi sciamano mi ritrovo a pensare che

noi, adulti,  partecipanti al gioco del vivere, vogliamo augurare a questi ragazzi una felicità azzurra come questo mare, una serenità azzurra come questo giorno ed insieme il mito e la sophia dove attingere nei giorni diversi del loro thauma.

 Sophia darà loro, ne siamo certi,  la trasparenza delle cose riscaldandole  al sole dell’estate…






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