lunedì 11 giugno 2012

Ippi e Buzzi un incontro travolgente... sulle pagine di...


Ippi e Buzzi  un incontro travolgente sulle pagine di Neteditor  10 giugno 2012
Colpo di fulimine fu- fulminante sul filo elettrico della rete
Oddio, un refuso!
E come dice il mio papà
Tira CChiù nu pilu alla sajjuta  can u sciartu  allu scindiri
Traduco per i non cultori del dialetto calabro
Tira più un  pelo in salita che una grossa corda, usata nei carri da buoi per fermare il carico, in salita.
Lui un tamarro, un buzzurro,  lei una distinta e gentile signora del sud
Improbabile il dialogo, impossibile
Ma  la guagliona non si arrende alla buzzurragine del buzzi
e, sinceratasi del sentimento letto lettura, continua   a sognare
prati verdi e colline in fiore…
A puntate…un romanzo d’appendice
Che ci appendi?
Appendiamoci un po’ tutto
Dall’etoanalisi all’etilico
Dal mondo di Amelie al mondo di chissacchì
Buzzi di Racalmuzzi  s’appennica   e lei lo legge… a modo suo
La nutella come ti leggo io
Chi vua cuviriri u cialu cu nu linzualu?
Che vuoi coprire il cielo con un lenzuolo?
Un lenzuolo di carta eh!  di carta stampata
alla prossima  puntata
lenta lenta 
i personaggi sono timidissimi
ed educatissimi
per ora...

11 commenti:

scaglie poetiche ha detto...

Cara giovanotta: che so' sti epiteti? buzzurro? tamarru?

Non vi pare che state un pochettino esagerando a mettermi alla berlina? Qua si parla de’ fatti miei e di me si fa gran caracatura; nun capisco che abbisogna avete de discettar de le mie corporal funzioni; passi pure che v’affannate a contar di qualche mio venial peccatuccio, na’ cosa e’ niente a confronto di quannu accade nell’universo-mondo de li furbetti, ma che mai bisogno avete di pigliarvi spasso della mia flatulenza?

Ve dico subbito che sti’ discorsi nun me garbano; ah!, e accussì, cara trollipp, indi per voi io sarei un omo qualunque, magari senza un principio de moralitate, uno che pensa solamente a come fottere il santo prossimo, ‘na specie d’egotica inflessione de’ tempi nostri o ‘na sorta de’ pianeta che gira a sbafo dentro il firmamento dell’universo-mondo e che nun se cura de la direzione! Giovanotta, qua voi me state offendendo chiamandomi subumano, io sono una persona pien di dignitate, che ve credete!, e anche se vivo in un paese di favole e di frottole io resto comunque ‘na persona assai stimata e accorta, tutti mi tengono in somma considerazione, ‘i sono ‘na persona popolare amata e lusingata da galantuomini e plebaglia, nun sapete quannu valga un mio semplice consiglio o un mio detto. Potrei giovanotta dirvi ch’io nel mio piccolo sono un uomo di successo, a modo mio s’intende, e che non aggia niente a che spartire con tutti quell’inetti, con quelle figurine da fumetti che stavano a presagir che il mondo sarebbe andato stuorto o capovolto sul finir del millenovecentodiciotto; io ho capito che a voi l’unica cosa che v’inquieta è la mia sfrontatezza, il fatto di fa’ ‘na cosa senza provar un minimo biasimo; e pecché mai dovrei a pentirmi?, il corpo vuole vivere e nun conosce fantasie, e mica se nutre solamente de’ bugie, esso vuol essere sempre nutrito e nun conosce soste, perciò giovanotta fatemi il piacere, la prossima volta che volete di me affabulare fatelo con grazia, evitate, se potete, de dispiacer alla mia persona lavando in piazza i panni sporchi de la mia cucina.

Buzzi di Racalmuzzi

Litweb ha detto...

flautulente, ruttante e con lo stecchino in bocca,a tavole imbandite di olive verdi, nere, schiacciate, al forno, sotto aceto, sempre olive sono! A tavole,senza tovaglia e con bicchieri di plastica,con piatti di plastica, con posate di plastica,come di plastica è la lingua... lingua di bue, mangiata salmistrata,insieme con frittata di sei uova,e l'oviciallu con il pomodorino spezzettato,la carne arrostita, alla brace, sui carboni ardenti, strappata dall'osso rimosso con l'osso, una fatica ste cene che non finiscono mai!
Ma è a tavola che si fanno gli affari... bevi compare bevi
ci sono?
Sbaglio, caro Buzzi,t'ho appena conosciuto e già ti conosco come tu non ti conosci
L'inconoscibilità dell'essere fino a quando non incontra il suo specchio. AhAhah!

Litweb ha detto...

Caro Buzzi,il fulmine fulminante che m'ha frulminato sulla via di Damasco damascato,m'impone il compito politico e sociaLE DI TENTARE UNA PRESA DI COSCIENZA UNAPRESA DI TABACCO, di tentare l'impossibile.
Lei è un uomo di una certa età? Già stratificato e costruito nei migliori dei modi possibili?
Lei è l'intelligenza pura e scevra e gli altri son tutti cretini, figuriamoci le donne?
Ma che cos'è l'intelligenza?
Il prodotto, ovviamente della sua mente, del suo stomaco, del suo pensiero che libero s'inalbera su tutto l'universo creato, non da lei?
Ma questa è un'ingiustizia! E dire che, io sono convinta, lei il mondo l'avrebbe creato benissimo,meglio di Lui, si perchè anche lui,via, non era mica intelligente come il buzzi,come lei
LEI, L'AVREBBE SICURAMENTE CONSIGLIATO, sBAGLIO?
O accecata d'amore lo stavo a guadare... sei bellissima così era la canzonee

scaglie poetiche ha detto...

Hei, Trollippa, ricordati che sei una Nikka..
io, invece, sono uno scroccone nato senza ‘nu pudore, un convinto assertore della galenica medicinale de quattr’umori, bile nera flegma o catarro, sangue e bile gialla, ottima dottrina concepita da più di duemila anni e tramandata ai posteri in magnifici geroglifici, conservati intra alla mea dispensa di libri antichi e vecchi manoscritti, che sape mettere in giusta corresponsione il micro e il macro cosmo, combinare assieme in tante proporzioni i quattro elementi naturali, aria terra fuoco e acqua, da le quali parea che discendea l’equilibrio che tiene sano il corpo, se quel oggi sono d’umore tetro la cagione è da cercasse nell’eccesso d’umiditate condensata nell’aria che mi face sobbalzare l’atrabile oltre la misura predisponendo il corpo alla flatulenza e all’acidità de stomaco, dandomi un gran fastidio poiché esso risona come un tamburo o rombo de cannune, ratapum pum pum, e non c’è verso de calmarlo, e apperciò se sento in corpo tanta polvere da sparo d’assaltare ‘n’intera caserma militare, proprio oggi me dovette succedere sta’ grande combustione, oggi che avea arrecarsi in consiglio comunale a perorar la causa d’una delibera atta a rendere edificabili taluni terreni demaniali, che con uno bello stratagemma ingegnato apposta deve apportar alle private casse un congruo gruzzoletto, forse ierisera ho un pochino esagerato a magna’ tutte quelle cotenne, ma che ci vuoi fa, la serata si prestava bene e si stava in bona compagnia, il vino sgorgava a garganella e si brindava all’affare che si stava conchiudendo in consiglio comunale, eo c’ho messo tutto il meo ingegno per cambiar le carte in tavolo, e tutta l’allegra comitiva ha voluto compensarme alla sua maniera rimpinzandomi come non mai di piatti da me deliziati e con qualche accorta bustarella fatta scivolar al momento opportuno quasi distrattamente e senza farci caso comme se fosse all’improvviso piovuta dal cielo in tasca della mea giacchetta talché tornando a casa me son ditto toh!, e chista mo’ da dove viene? sarà un piccolo pensiero de li amici miei, sicuramente, e per valutare quanto bene me volessero sta' brava gente con il palmo della mano ho soppesato con precisione algebrica la consistenza la forma e lo specifico spessore, come fosse uno scrupoloso alchimista d’altri tempi, giusto per evitare che ci fussero errori o confusioni, pecché se sape che fidarsi è bene ma diffidare è meglio...

Litweb ha detto...

trollippa? Ricordati che sei na nicca?
Nicca sono nicca... piccola vuol dire, vero?
Ma io, se non sbaglio del lei diedi a lei lei.
Via del voi, voi a voi
Mah! Torniamo al tu, generico.
Come mi diede il portinaio del provveditorato agli studi tempo fa.
Io replicai a lui:-Veramente io le ho dato del lei-
E lui a me:-Adesso non ti faccio nemmeno entrare-
Ed io serafica:-Così perderai il posto, visto che non conosci l'educazione-
Da allora non ci salutiamo nemmeno col portinaio... mi ha bannato pure lui
Mi bannerai, anche tu, caro Buzzi di Racalmuzzi? Spero di no,io poi ti omaggerò della mia stima, della mia perpetua riconoscenza.

Ma tu sei laureato o hai fatto studi in proprio ed impropri e ti sei laureato honoris causa la causa prima non causata?
D'accordo... troppe domande...t'avrò confuso ed annoiato, t'avrò soltanto impensierito su come mettermi un tappo in bocca, sul come e sul modo di utilizzare il mio sproloquio... che sò sarà utile?
Ci possiamo guadagnare?
fidarsi è bene non fidarsi è meglio
chi piacura si fa lupo sa mangia...

scaglie poetiche ha detto...

Cara Trollipp,io sono savio matematico sempre dirimpetto ai forbiti studi d’economica politica, laureato all’universitate con regolare titolo accademico nel sessantotto all’epoca de li moti rivoluzionarî, e so sciorinare di costi/casta, soldi/saldi,e concettar di scrematura e fluttuazione sciecche trende e congiuntura, di lisingo spridde e superpraime e poi ancora di raitinghi switcce lezzéfer pillo ansaider tredingo da farti attorcigliar la capa comme a nu salame e se stai appresso a meo ti pare di sentir la mua comara quannu chiama a nome a una a una tutte le galline de lo pollaio, vieni pillu mangia scecco sciò sciò rusinnè rusinnè, sciampigne e scatafascio...

Litweb ha detto...

cara Trollip? sono cara affettivamente, nel senso di affetti non fi effetti bancari e guardo il mondo da un oblò, senza saper leggere un conto in banca, avere dare... non ho mai capito... però capisco l'essere ontologico,l'essere pensante non pesante di dollari, sterline e quattrini
Caro Buzzi fra me e te l'oceano,il mare dei sargassi,l'incommensurabile leggerezza dell'essere
fra me e te talete anassimandro e anassimene
fra me e te la luna e i falò
Chissà cos'è allora questo strano sentimento che
la formula tre cantava
sicuramente un salto nel buio
un salto nel pollaio umano delle beccate per un chicco di grano
la grana eh!
Lo capisco io il mondo, secondo te, Buzzi?

Venezia Lupo ha detto...

FINALMENTE (:-)

Litweb ha detto...

Venezia Lupo è con noi
Alleluia Brava gente
Sono felice
felicissima
Caro Buzzi, e tu sei altrettanto felice, anche se il morbo infuria il pan ci manca sul ponte sventola bandiera bianca e sulla veneta spenta fortuna si eterni il gemito della laguna

Venezia tutto a memoria una volta quando esisteva la scuola e la memoria, caro Buzzi

Prima che nascesse il laissez faire
ben arrivato Veneziaaaaaaaaaaaaaa

scaglie poetiche ha detto...

Che cabarettista siete, Trollipp!
Donna de' varieté...
varieté varietà verità è sempre chella cosa là... che fa saltà che fa ballà tiriulì tiriulà...

Litweb ha detto...

TRollippa serissima è... donna poggiata con i piedi per terra,donna senza grilli e grillo per la testa, donna senza sigaretta in bocca, senza vizi o forse sì. E' un vizio la lettura? La scrittura? L'ironia? L'umorismo? Spiegami Buzzi, certo cu tutta sta curtura nu libro u putera fari,no?
Sinnò a chi servi? Ecco se poi il libro fa successo, se lo vendiamo per il cesso, se lo vendiamo per procura e per preconia, se lo vendiamo nelle scuole, se lo vendiamo e ce lo compriamo noi, allora è buono da mettere in ghirlanda prima che sua beltade sia sfiorita, Bè, quella era la rosa di Angelo Poliziano...