Dall'intervista con Giuditta Casale, blogger, Nicola Fiorita dice"Questa storia è la storia degli ultimi quarantasette anni della Calabria. Un lungo periodo di tempo fatto di trame, segreti, alleanze torbide, misteri, intrecci tra neofascismo, servizi deviati e criminalità organizzata che hanno trasformato la ndrangheta in una delle più potenti organizzazioni criminali del mondo, che hanno costruito la fortuna di una nuova classe sociale (la borghesia mafiosa) e che hanno incatenato la Calabria ad un destino più rosso sangue che grigio"
I moti di Reggio Calabria:18 luglio 1970 dal diario dell'enigmista"Dal giorno dopo gli scontri alla stazione fu davvero guerra aperta. Presidiavamo il centro. Bloccavamo gli accessi. Da tutte le parti venivano contro gruppi di manifestanti , mentre nei rioni popolari le barricate.I ferrovieri aderirono allo sciopero. Non circolava più un treno. C'era una rivolta di popolo. Il corpo martoriato di Bruno Labate fu trovato poco prima della mezzanotte di mercoledì in via Lagoteta. Un ferroviere iscritto alla Cgil, picchiato duramente. Il primo morto di una rivolta virata a destra era un militante della sinistra"
Sabato 26 settembre 1970 l’incidente in cui perdono la vita cinque anarchici che da Reggio Calabria stanno andando a Roma per portare documenti scottanti sulla strage del treno di Gioia Tauro.
I documenti non furono mai ritrovati e loro morirono sull'autostrada del Sole. A schema libero
I documenti non furono mai ritrovati e loro morirono sull'autostrada del Sole. A schema libero
Mercoledì 15 dicembre 2010 a Reggio Calabria una donna, Orsola Fallara, dirigente del settore Finanze e Tributi del comune di Reggio Calabria, ha appena convocato una conferenza stampa per denunciare ciò che sapeva, ha ancora documenti scottanti da portare in procura ma le ruberanno il telefonino, le forzeranno l’auto, la troveranno moribonda per ingestione di acido muriatico. A schema libero
Nello schema libero troviamo le parole per definire ma poi la comprensione resta sempre a chi legge gli avvenimenti e sa legare le cause con i fatti, i legami terribili che avvennero fra criminalità e politica, fra assalto alle istituzioni e uso privato di cosa pubblica, assalto allo Stato. Sottostare con definizione assoggettarsi. Tutti ci assoggettiamo e la Calabria, e Reggio Calabria ha forse interpretato nel modo più cruento delle altre province calabre questo verbo. Si è assoggettata alla 'ndrangheta, alla criminalità, consegnando la città, già negli anni settanta, ad oscuri e terribili disegni. Paolo Romeo, l'anima nera di Reggio Calabria, procurò a Franco Freda il passaporto falso per fuggire in Costarica e poi divenne senatore del partito socialdemocratico. "Ne vedrete di picchiatori fascisti fare gli assessori comunali e regionali, ne vedrete magari molto più scomposti di me" la profezia del neofascista si avvera tristemente e nel 1989 il 13 novembre una cosca, una loggia, un'organizzazione politica estremista, si accordano. Ad Agosto l'omicidio Ligato, presidente delle ferrovie dello Stato. Che fine ha fatto quella presidenza?
Nel libro sono presenti stralci del processo a Piazza Fontana, e nella palestra del carcere minorile di Catanzaro arriveranno nel marzo del 1974 Freda, Ventura... trame nere. Freda ospitato e nascosto a Reggio Calabria.
Scrivendo mi sento male, mi distrugge questa storia terribile di violenze e di accaparramenti, di una tristezza senza pari, vedere che la politica fu conquistata da criminalità assoluta al di là del bene e soprattutto nel male. Dopo la lettura del libro mi sono andata a leggere un libro di Fabio Cuzzola, professore di Reggio Calabria, uno dei fondatori dei Lou Palanca. Dice Nicola Fiorita sempre nell'intervista a Giuditta Casale "Fabio è stato fondamentale per tutto quello che abbiamo pensato, scritto e detto. Se possibile, lo è stato ancor di più in questo libro che si apre con il richiamo alla vicenda dei cinque anarchici del sud – che lui raccontò prima che ci incontrassimo – e che si chiude con le parole di un personaggio che lui ha creato."
Nicola saprà trovare per noi le parole per creare uno schema libero diverso, con le parole legalità e rispetto, in cui crediamo, nonostante tutto.
Ippolita Luzzo
Scrivendo mi sento male, mi distrugge questa storia terribile di violenze e di accaparramenti, di una tristezza senza pari, vedere che la politica fu conquistata da criminalità assoluta al di là del bene e soprattutto nel male. Dopo la lettura del libro mi sono andata a leggere un libro di Fabio Cuzzola, professore di Reggio Calabria, uno dei fondatori dei Lou Palanca. Dice Nicola Fiorita sempre nell'intervista a Giuditta Casale "Fabio è stato fondamentale per tutto quello che abbiamo pensato, scritto e detto. Se possibile, lo è stato ancor di più in questo libro che si apre con il richiamo alla vicenda dei cinque anarchici del sud – che lui raccontò prima che ci incontrassimo – e che si chiude con le parole di un personaggio che lui ha creato."
Nicola saprà trovare per noi le parole per creare uno schema libero diverso, con le parole legalità e rispetto, in cui crediamo, nonostante tutto.
Ippolita Luzzo