Ombra bianca
è il lavoro preparato da Pierpaolo Bonaccurso con il laboratorio teatrale dei
ragazzi del liceo Classico e dell’istituto tecnico per Geometri di Lamezia
terme e con il contributo di alcuni ragazzi dello SPRAR, sistema di protezione per richiedenti asilo politico e rifugiati.
Ombra bianca
oggi nel ridotto della sede del Teatrop,
storica compagnia teatrale presente da oltre venticinque anni sul
territorio con innumerevoli spettacoli.
Ombra bianca
per pochi. A turno, entriamo nel buio e ci sediamo.
Guardiamo in
silenzio il video, e per terra ombre bianche vi sono.
Guardiamo
alcuni spezzoni del film di Crialesi “ Terraferma” del 2011, guardiamo la scena del film in cui due ragazzi
in guscio di barca stanno chiacchierando su
un mare calmissimo rischiarato da
una luna lontana.
Decidono di
fare un bagno, lei è già in acqua e poi il ragazzo si accorge di una stranezza.
Illumina con la lampara il mare e moltissime braccia si protendono in cerca di
salvezza verso quell'unico legno.
Subito
richiama la ragazza sul piccolo guscio di noce ed inizia una lotta incessante a
colpi di remo su ogni mano che afferra la barchetta.
La lotta per
la sopravvivenza è spietata, sarebbero annegati anche loro senza scampo e non
avrebbero potuto salvare nessuno.
Lo stesso il
ragazzo porterà con sé il senso di colpa per tutti i colpi menati su dita
arpionanti il suo legno e trascorrerà i suoi giorni a salvare altri sventurati.
Si spengono
le luci del video e da noi le ombre bianche si alzano, le lenzuola cadono a
terra, ed ognuna delle ombre prende in mano uno di noi.
Usman del
Pakistan mi prende per mano. Mi parla in pakistano. Mi sembra un preghiera.
Immagino dica il Padre nostro che sei nei cieli, dacci oggi il nostro pane
quotidiano.
Lo guardo,
recito anche io una preghiera affinché possiamo noi tutti esser degni di stare
in questa terra asilo per tutti e non solo per pochi.
Sempre per
mano usciamo e troviamo sul tavolo le impronte che dobbiamo lasciare per essere
riconosciuti noi Ombre bianche davanti alla polizia universale.