Prendo
Appunti.
6 Febbraio
2015. Nella sala polivalente del Sistema Bibliotecario di Lamezia Terme,
Carmine Torchia presenta la genesi del suo cd, BENE.
Un luogo a
me caro questo. Qui, insieme alla professoressa De Sensi Sestito, io parlai di
Emily Dickinson incrociandola ai versi
di Ines Pugliese, in una freddissima e piovosa sera d’inverno del 2009. Uguale
è il tempo stasera. Freddo e piovoso, dentro però è estate.
Carmine è
con noi, dopo averlo aspettato da questa estate. Lo avevamo sentito al concerto a Cropani con Peppe Voltarelli, e avevamo
riportato le sue poesiemusica
in macchina e loro ci hanno guidato BENE.
Meridiano o
meridione, il nuovo album, che Carmine farà, tratterà dei poeti calabresi:
Franco Costabile, Dario Galli, Michele Pane.
Segnali,
approdi di un viaggio, di spostamenti, da Sersale a Milano, e poi di nuovo a
Sersale dai nonni, e di nuovo su, a Cinisello Balsamo, da Roberta, da Mimmo, da
Peppe Fortugno e la sua chitarra.
Da Mimmo che ha studiato architettura e che
spiegherà che musica ed architettura in comune ritmo hanno.
Anche la
scrittura, aggiungo io.
Racconti i
tatuaggi di Gigi Marino, lo spazio senza tempo, le registrazioni da lui, il suo
basso elettrico, Enzo Jannacci che cantavate insieme.
Nell’amore o
ci credi oppure no. Una religione. In tutte le cose che noi facciamo, Carmine,
o ci crediamo oppure no, con lo stesso identico rispetto verso ciò che amiamo.
Continuo a
prendere appunti per nessun giornale, continuo a prendere appunti per una mia
voglia di esserci, di vivere, di far mio un tuo pensiero, di appartenere allo
stesso mondo.
Quel mondo
che ci fa credere nel sogno di scambi, di strade che si aprono solo nel sonno.
Un lungo sonno.
Li vedi
venire, infatti i tuoi amici di Sersale, nel sogno, Daniele, Giuseppe,
Francesca, Pasquale…
Ma dove è
finito il mondo? Stai cantando, quando arriva Maria Antonietta Sacco, e tu
ricordi il convegno sulla astronomia con Franco Pacini e lui che viene a
ringraziarti per tua canzone di apertura, L’Astronomo.
Chi è
estraneo al tuo mondo ti può dare un punto di vista che non avevi mai
immaginato, ti sta dicendo Pacini, salutandoti.
Ma che ne
so, Ma che ne so… riprendi a cantare.
Ti
applaudiamo felici, ti chiediamo di continuare e tu e tu ci regali i garofani.
Sei tu a lanciarci i fiori…
Sonno di
garofani da una suggestione di Franco
Costabile
quando ai balconi
c'è un sonno di garofani,
due stelle bizantine
s'affittano una stanza
Con affetto,
Ippolita