venerdì 20 dicembre 2013

Motrice e rimorchio



Epifania 2010
Motrice e rimorchio


- Sembrate Motrice e Rimorchio- era l’offesa che Sara, mia vicina di casa,  rivolgeva a suo fratello e a Pinariallu l’amico con il quale lui ne combinava di tutti i colori. E’ passato tanto tempo da allora. Dal mio calzolaio è appesa una fotografia in bianco e nero, una bella grande fotografia d’epoca con due uomini vagamente somiglianti, almeno uno, al duo comico siciliano Ficarra e Picone. Domando chi siano e il calzolaio mi fa – Ma come non li conosci? Sono Motrice e Rimorchio – Due personaggi famosissimi a Nicastro, tanto noti da costituire  per un periodo l’arredo urbano del Corso Numistrano, tutt’uno con l’ambiente circostante, quelle presenze che in ogni piccola cittadina la connotano e ne danno il tocco di originalità, sono solo lì e non possono essere altrove
Questi due uomini – continua il calzolaio - sono padre e figlio. Camminavano sempre insieme, sempre presenti sullo stesso marciapiede, alla stessa ora, negli stessi giorni, uno un pochino più in ritardo sul passo dell’altro. Sottobraccio, con qualcosa in mano, un fagotto, forse delle scarpe da risuolare visto che di mestiere facevano i ciabattini, non so chi poi incominciò a chiamarli così e così sono conosciuti e  sono rimasti fissi nella memoria storica della città. … …
Oggi siamo nel dicembre 2013
Ripasso dal calzolaio e riprendo tale e quale conversazione come se fosse stato ieri. Faccio foto e prometto che, stavolta, farò blog.
Lui aggiunge che questa stessa foto ora campeggia in un ristorante di Milano, che molti, incuriositi dai due, hanno portato in Australia, in America i loro volti.
Mi racconta ancora che, quando il papà morì, il figlio ormai in giro da solo, a chi gli domandava come mai fosse solo e dove fosse l’altro, rispondeva:-Omme-
Dorme
I vicini chiamarono il servizio comunale che trovò il suo papà morto da qualche giorno.
Dormiva.
Ora lui vive nell’Ospizio dei poveri…

martedì 17 dicembre 2013

Un blog per Antonio Belsito- poeta arbitro





 Tutte queste cose le ho lette ora da”Lamezia Sport

“Lunedì, 16 Dicembre 2013

Arbitri, Oggi il quarantennale della Sezione AIA di Lamezia Terme

E' prevista per oggi pomeriggio, alle ore 18.00, la manifestazione per la ricorrenza del quarantesimo anno dalla fondazione della Sezione Arbitri di Lamezia Terme.

La manifestazione si svolgerà presso il Teatro Umberto, nel cuore della città di Lamezia Terme.
A voler condividere tutto ciò assieme agli arbitri lametini, vi sarà il Presidente Nazionale dell'AIA Marcello Nicchi; il Vice Presidente Nazionale Narciso Pisacreta; il Componente il Comitato Nazionale dell'AIA Maurizio Gialluisi;
Nell'occasione verranno premiati gli arbitri Franco Pisani e Gianfranco Agapito, che proprio nel 2013 hanno raggiunto il traguardo dei cinquant'anni di anzianità federale.”





Eccoci qui ad attendere Antonio Belsito che, in veste di arbitro, ci leggerà una sua composizione. Siamo insieme, Valeria  e Domenico, seduti ai primi posti. Si celebra il quarantennale dell'associazione arbitri di Lamezia terme. Arrivano, vestiti di nero, uomini.

Uomini, arbitri. Si salutano. Io penso ai tanti campi dove loro avranno arbitrato partite, alle tante domeniche che loro avranno percorso. Beati loro! Una sincera invidia per chi ha vissuto correndo, fischiando falli e dando rigori, assegnando vittorie e sconfitte
 

  La sezione AIA nasce a Lamezia terme nel ‘73. Insomma la storia si scrive anche così

 Tutti questi uomini, distinti, che si pongono la domanda del perché festeggiare. La risposta viene da sé. Per piacere, nella vita si sceglie per piacere. Fare l'arbitro piace. Bene... la molla da sempre è la voglia, la passione di fare poi, aggiunge il giornalista, la pazienza e la tolleranza distinguono gli arbitri.

Presidio di legalità - dice il presidente nazionale che viene da Milano, Maurizio...Mi scuso per le imprecisioni, sono qui per un caso fortuito. Sono qui per ascoltare componimento di Antonio Belsito e devo ascoltare tutti.

 Palestra di vita- afferma il vicepresidente.

 1326 arbitri… fantastici. Contro la violenza.

Sale sul palco Antonio

Antonio ci legge e ci fa vivere la partita

Tutta, dai preliminari ai supplementari…
Legge velocissimo.

Ci siamo e siamo contenti di esserci- mio caro Antonio, leggi più piano.

Come scrivo? Come ti seguo?

E come se il respiro si fermasse all'istante... Fischietto. Brivido, io. Hai giocato la partita, tutta.



Ora l'attenzione sulla linea laterale... La linea del poeta

Siamo orgogliosi- dicono entrambi

poeta e arbitro

Fischietto e parità




sabato 14 dicembre 2013

Che torni a fare al sud?



Che torni a fare al sud?

Se non sei figlio di assessore comunale,

Se tuo padre non ha uno studio legale,

Se tua madre non se la intende col presidente regionale…

Che torni a fare al sud, laureato…

Su, resta in campagna, coltiva polli e conigli, zappa la terra e vedrai quanti soldini farai.



Forse mi sono ubriacata

Forse non devo leggervi più

Forse non sono adeguata

E da regina non so.



Qui nel mio regno ho abolito i quattro punti cardinali

…Sapete erano solo dei nani

Qui nel mio regno ho abolito il voto e ogni partito

Qui nel mio regno ho vietato la libertà costituita

Ovviamente non esistono carceri

Chi sgarra viene ostracizzato

Ho abolito il lavoro ed il compenso,

Chi fa fa solo per sé



 se scherzo è  solo perché non mi piace la guerra,

non mi piace l’insulto e la rabbia,

e so quanto sia facile accendere roghi anche qui

Nel mondo del sogno, del rigo e della fantasia

Certo lavoro non c’è, certo che c’è rispetto,

certo è tutto un casino

ma dappertutto si vive.