Cominciamo dalla fine e ricordiamo un film della Disney dove i cacciatori in un bosco cercano un cervo con le grandi corna. Tutti gli animali nel bosco sono in allarme e si consigliano quasi l'un l'altro di non muoversi, di non cedere allo spavento, di non farsi scorgere. C'è invece chi vola via e viene subito ucciso.
Sono tante le domande, tanti i temi trattati in questo libro, sull'energia psichica, sul male che è dappertutto, sul tempo che ci modifica, sui personaggi, sulla possibilità di togliere la maschera, sull'ideale che per ognuno di noi è astratto e irraggiungibile. Ho conservato tanti passi e questo voglio riportarlo:" Non è vero che il male è banale, non è vero che il male è solo banale. Il male ha mille facce, penso, ognuna diversa dall'altra"
Troviamo nel libro il personaggio di Speer, il calcolatore, protagonista del film, e nel continuo compromesso di stare un po' nella luce e un po' nell'ombra, dire molte verità e alcune menzogne può di sicuro impersonare molti e piacere a tanti.
"Questa storia è manipolata, ricordatelo. Non ti fidare di nessuno"
Leggiamo Alessandro Cinquegrani, e continuiamo a seguire le uscite di Terrarossa Edizioni ormai fin dai primi titoli.
Vi rimando alla recensione di Gianluigi Bodi https://www.premiocomisso.it/pensa-il-risveglio-di-alessandro-cinquegrani-come-unincisione-del-piranesi-narrato-con-luso-dellimmaginario-cinematografico/
Alla recensione di Anna Vallerugo https://www.satisfiction.eu/alessandro-cinquegrani-pensa-il-risveglio/
e a queste mie note di lettura, solo pochi appunti su Pensa Il Risveglio, conscia di dover scriverne ancora
Ippolita Luzzo
1 commento:
Scrittura che sorprende continuamente. Romanzo di sottili rivoli sfuggenti. Disorientante.
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