domenica 29 novembre 2020

Piccola antologia della peste Ronzani Editore


 A cura di Francesco Permunian il progetto di una antologia a più voci che ci dia un nuovo mondo "Don Chisciotte uscì di casa e non fu più in grado di riconoscere il mondo, che, in assenza del giudice supremo, gli apparve all’improvviso d’una spaventosa ambiguità; l’unica Verità divina si scompose in centinaia di verità relative che gli uomini si divisero tra loro. Nacque così il mondo dei Tempi moderni, e con esso il romanzo, sua immagine e modello." Francesco Permunian riporta le parole di Milan Kundera tratte da un breve saggio(La denigrata eredità di Cervantes) poi confluiti in L'arte del romanzo per dirci a cosa si ispira questo progetto. 

Io ho letto queste voci con in mano Dietro l'arazzo di Antonio Tabucchi in una conversazione con Luca Cherici. Una conversazione sulla scrittura che potrei fare con ognuno dei partecipanti all'antologia su quello che chiediamo noi tutti alla scrittura con le parole di Tabucchi, in sintesi fatta da me: "Scrivere fa sempre bene. Anche quando decidiamo di buttare tutto. Ma la sola attività dello scrivere nel momento in cui trasforma le idee in scrittura come per miracolo chiarisce tutto ciò che era vago e nebuloso e noi capiamo tutto. Poi la realtà, massiccia come il cemento,  si richiude, le fessure che la scrittura aveva aperto nella roccia si richiudono, noi torniamo all'aria aperta a guardare quel cumulo di cemento in cui siamo entrati e sappiamo che è di nuovo inespugnabile, ma sappiamo anche che gli abbiamo carpito qualche segreto." 

Alessandro Zaccuri in Frammento della peste  va in quella fessura della roccia e spia una vallata inaccessibile e separata dal mondo. Anna Vallerugo in Uscita n.1 riattraversa il paese in condizione di vertigine ...il passo che perde la presa sul terreno. Il mondo nuovo è un'assenza di suono collosa..

Abbiamo oltrepassato la fessura preso il segreto ma la realtà si è richiusa col suo cemento. Civico trentanove è il racconto di Romano Augusto Fiocchi e chiede alla scrittura "Segnali, ricordi che aderiscono ai muri come fantasmi" 

Il libro è uscito prima della seconda ondata di questa malattia, prima di ripiombare tra una realtà richiusa ed il Requiem 2020 di Francesca Bonafini resta l'unico canto possibile perché nessuna buona sorte durerà per sempre. 

Suggestivi disegni accompagnano i pezzi, nella forma di narrativa o poetica, a fumetti o strisce.

In tutti voi, che abbraccio, risento la voce di Tabucchi, Dietro l'arazzo, ed è come guardare la pandemia dietro. " Tutti i nodi e i fili che stanno dietro al tappeto; perché quando rovesci un tappeto capisci tutta la tessitura che costituisce le figure dell'arazzo" 

Ecco voi tutti siete andati dietro il tappeto, e avete provato a leggere la figura, anzi a scriverla approfittando di quella fenditura che la scrittura regala. 

Poi la realtà si richiude ma ci rimane il segreto carpito, il segreto di questi fascinosi e bellissimi racconti da leggere e rileggere per sentirci vicini, per vincere l'impotenza. Un grazie immenso a tutti voi dal Regno della Litweb 

Ippolita Luzzo 

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