La scuola è fatta da bianche gru e da alunni in fiore. " Oggi 28 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo di S. Eufemia, alle ore 16,00, si è tenuto il recital degli alunni delle classi quarte, intitolato “La memoria rende liberi”, in omaggio a Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone dei campi di concentramento nazisti." leggo il comunicato stampa e partecipo su invito dell'insegnante che ha curato, insieme alle colleghe, l'evento.
La Dirigente scolastica mi saluta cordiale con:- Ah abbiamo la blogger!- ed io felice faccio alcune fotografie a ciò che entrambe abbiamo notato, le gemme. L'albero dell'istallazione ha le gemme. Le gemme fioriranno a primavera, pensiamo. Le gemme, come la libertà, in fiore, una promessa. Leggo ancora sul comunicato "Nell’ambito della manifestazione, alla Segre è stata dedicata anche un’opera installazione
“Un albero della memoria per coltivare la speranza”, arricchito da gru di carta realizzate dai bambini e splendidi origami ottenuti utilizzando fotocopie delle pagine del suo libro “Fin quando la mia stella brillerà”. Le gru costruite con gli origami, presso i popoli orientali rappresentano la speranza e sono segno beneaugurante che si dona a chi è malato e sofferente. Quest’opera dunque, è una metafora della speranza. Essa, nel solco fertile delle parole della Segre, permette di sognare un mondo migliore, in cui “la memoria rende liberi”."
L’albero dei giusti, l’albero delle gru, costruito con rami in gemme e sui rami i fogli del libro di Liliana Segre, in forma di gru. Leggono gli alunni stralci del libro di Liliana Segre, testimone di ciò che non dovrà essere dimenticato. Leggono alternando canzoni che conosciamo: La guerra di Piero, Ad Auschwitz, Imagine, e scorrono immagini su un video dal campo di concentramento. I bimbi sono bellissimi, mai ho visto bimbi così belli, così interessati. In un altro video vediamo le classi all'opera, mentre preparano gli origami e mentre li appendono all'albero. L'istallazione resterà in ricordo, nella scuola, resterà come memoria di un sapere artistico che illumina sempre il fare. Una promessa di libertà. In canto.
Ippolita Luzzo
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