domenica 23 settembre 2018

Lungomare Cristoforo Colombo Pizzo Calabro

Dedicato a Maria Concetta da Toronto.
Lungomare Cristoforo Colombo, Pizzo.
In acqua:“Papà mi ha portato qui quando io avevo tredici anni. Ora papà non c’è più da sei settimane ed io avrei voluto annullare questo viaggio in Italia, già prenotato da mesi per l’anniversario dei miei dieci anni di matrimonio. Poi però tutti, mia sorella, mia madre, mi hanno detto di venire lo stesso in Italia ed io ho deciso di ritornare nei luoghi dove ci portò il mio papà e domani andremo nel paese dove è nato: Vallelonga. Esisterà ancora la casa della nonna a Vallelonga? Andrò a chiedere in Municipio. Non ricordo più dove si potrebbe trovare. Sarà stata abbandonata” 
Mi sovvengono i racconti di Carmen Pellegrino " Se tornasse questa sera accanto" e " Cade la terra", le sue storie sui paesi e sui ricordi. Maria Concetta mi sta raccontando, in perfetto italiano, del luogo dove ora pensa di essere stata con suo padre, di una caletta a ridosso Piazza Cardona, dove ci troviamo in acqua a chiacchierare mentre in cielo volano uomini spinti da motori e colori e sulla spiaggia impazza la musica, poggiata su una barca e diffusa da un amplificatore portato da un gruppo di ragazzi che giocano a pallone in acqua. Tutto stupefacente per me che vengo a mare quasi per la prima volta in questo caldo giorno di settembre, e così stupefacente sembra anche alla mia interlocutrice trovarsi a parlare del suo papà Vincenzo, nato nel 1940, emigrato in Canada, ultimo di nove figli, e sempre rimasto legato al ricordo dei dolci locali, alle susumelle e ai mostaccioli, al suono della campana della Chiesa per la messa, sempre devoto alla Madonna.
Troverà anche lei, ora, i dolci che suo padre le ha portato dalla Calabria l'ultima volta che è stato qui? Troverà i fichi neri, i fichi d'india, troverà una Calabria che non so più neppure io?
Nel mentre parliamo mi sembra di vedere sorridere Vincenzo, questo il nome di suo padre, mi sembra di essere uno e tanti, di fare parte della storia universale di una emigrazione continua, di essere come quel granello di sabbia, uno dei tanti, che Maria Concetta raccoglie sulla spiaggia di Pizzo e porterà a Toronto dalla sorella insieme a questi miei ricordi scritti di cui la ringrazio.
Dai baci finali agli appunti di un incontro con Maria Concetta da Toronto
Ippolita Luzzo 

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