lunedì 1 maggio 2017

Fare Pubblico al Tip

In collaborazione con Primavera dei teatri il 28,29 e 30 aprile 
Fare Pubblico / nuove dialettiche del fare e del vedere a Teatro
Pubblico · Organizzato da Scenari Visibili e TIP Teatro
Tre giorni nel teatro.
Il teatro a Lamezia ha una tradizione forte ed ottime compagnie da molti anni sperimentano nuove forme di espressione e coinvolgono il pubblico e gli studenti con laboratori e proposte. 
Il Tip Teatro, nato da pochi mesi, in un palazzo del centro storico cittadino, è uno dei luoghi dove è possibile assistere al teatro partecipato. 
Così mi iscrivo felice a questa tre giorni di seminari e studio.
Gli appunti presi cominciano  con le parole di Dario Natale, regista e attore della compagnia Scenari Visibili: Esigenza del presente. 
Questi due giorni di seminari sono una esigenza del presente. E ci troviamo in una sede piccola, in una realtà nata da poco dopo che i teatri a Lamezia furono vinti per bando da una associazione di tecnici. Con noi alcuni alunni del Liceo Campanella e del Liceo Scientifico che frequenteranno i corsi sul teatro.
Albano, Pisano,Toppi, come Zoff, Burgnich e Facchetti. La difesa del nostro teatro declinata come i mitici tre di una nazionale di calcio
Ho segnato con un solo lemma a volte tutto un lungo raccontare di Settimio Pisano su Primavera dei Teatri a Castrovillari, realtà che compie 18 anni, nata nel '99, dal nulla.
Verginità di un territorio, teatro diverso e alto, qualità e poi quella prima volta con l'Orlando Furioso. Una scommessa difficile in un territorio lontano dalle vie di comunicazioni più accessibili e con un teatro cittadino chiuso da tempo. Ora invece le compagnie debuttano per la loro prima messa in scena proprio a Castrovillari davanti ad un pubblico eterogeneo fatto di persone che si fidano delle proposte. Un teatro legato al testo scritto, un teatro che deve parlare delle contraddizioni e dare un motivo a chi viene di sopportare il disagio del viaggio ed ai residenti l'orgoglio di parteciparvi. 
Vincenzo Albano organizza a Salerno altra splendida realtà e stagione teatrale. E di lui mi piace ricordare le sue parole: "Siamo abituati a pensare in piccolo. Noi dobbiamo cambiare linguaggio e metodo per convincere i privati a sponsorizzare le nostre iniziative." Partendo dal dato di fatto che la manna dei contributi pubblici vada nel mare della nullità, chiunque voglia far teatro dovrà rivolgersi altrove con numeri alla mano e lavorare sulla visibilità e convenienza di quella iniziativa. 
Conferma  AlessandroToppi che i soldi pubblici vanno a Napoli, per esempio, ad un certo Alfredo Balsamo presidente di circuiti teatrali che dovrebbe circuitare e circuitizza un bel nulla. 
Toppi ci racconta la sua formazione di critico partendo da Roberto De Monticelli, suoi pezzi di critica raccolti nel Le mille notti di un critico, e da Franco Quadri fino a Giulio Baffi che rappresenta gli anni ottanta novanta della critica. Una critica fatta senza slanci, anzi la prima frase che Baffi disse a Toppi fu: "La critica è morta." Per Toppi, come pure per me in altri campi, la funzione della critica è testimonianza. Veniamo da anni di sciupio incredibile, il ventennio berlusconiano ha dissolto troppo e tanto ma le radici di un territorio sopravvivono anche al fuoco e al gelo. Là dove non c'era nulla ora c'è una splendida realtà e il vincolo della fiducia fra noi si riforma nel riportare tutto ad un senso. 
Dalla novella di Cechov " La legge del fucile" Toppi racconta con Cechov di quel fucile appeso ad un muro e descritto dal narratore all'inizio e conclude con l'esigenza che il fucile alla fine spari. Ogni cosa si riunisce al suo inizio in una circolarità che forma l'idea del tempo: esserci. L'esigenza del presente.
Paola Abenavoli ci raggiunge sabato mattina e racconta di una rinascita. il teatro che rinasce dalle periferie, ci racconta di una ricerca per un nuovo linguaggio contro la massificazione dei grandi teatri nazionali appannaggio di compagnie ormai consolidate. 
Dalle periferie la voglia di recuperare il dialetto come diversità non come scimmiottamento, l'uso cambia, rispetto alle compagnie dialettali che sempre hanno portato in scena un modello stereotipato di dialetto,  ora in queste nuove commistioni fra italiano e dialetto, in un dialetto ritrovato e rispettato ci sta tutta la carica rivoluzionaria di una conquista. Paola ricorda Dissonorata di Saverio la Ruina, la vita difficile al sud di donne sacrificate, Patres di Saverio Tavano, recitato da Dario Natale e GianLuca Vetromilo, l'avvelenamento dei rapporti padre figlio e l'avvelenamento di un territorio. Un dialetto che diventa una musica e quindi universale. Un dialetto come riscatto. 
Con Albano tracciamo parabole e ricomponiamo frammenti a Salerno, la parola scritta compie una parabola e immaginiamo tutti questa linea andare da noi a loro, dal teatro alla strada, dal teatro all'interno dell'autore stesso in un attraversare che ci fa camminare e giocare insieme. Ci parla di scouting e di competenze trasversali affinché un testo venga letto tramite le fotografie e le musiche, con il retroterra di pensiero, nostra ricchezza.
E con il ritmo del verso modulato secondo il rumore delle onde del mare che Mimmo Borrelli, drammaturgo della zona Flegrea, di Bacoli, di Torre del Greco, insegna a contare ad Alessandro Toppi, sulle dita della mano, ci lasciamo cullare  dal rumore del mare.
Un teatro amato.
Ippolita Luzzo  

  

~ Settimio Pisano: Responsabile organizzativo di Scena Verticale e del festival Primavera dei Teatri (Premio Speciale UBU 2009, Premio G.Bartolucci 2001).
~ Alessandro Toppi: Critico teatrale, direttore responsabile del magazine online ilpickwick.it
~ Vincenzo Albano: Ideatore e direttore artistico del festival Mutaverso Teatro (Salerno)
~ Paola Abenavoli: Giornalista e critico teatrale, collabora con il Sole 24 Ore, con il trimestrale di teatro Hystrio, suo il blog culturalife.it   

Il programma:
 28 aprile 

● 10:00-11:00: "Il teatro contemporaneo, i suoi codici, i suoi festival" incontro a cura di Settimio Pisano (Scena Verticale - Primavera dei Teatri)
● 11:00-13:00: "Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un'opera. La scena meridionale"
a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)


● 15:30-18:00: "Stati generali del teatro calabrese" assemblea plenaria costituente del Coordinamento Teatri Calabresi

● 21:00: "Come un granello di sabbia - Giuseppe Gulotta, storia di un innocente" (Mana Chuma Teatro, finalista In Box 2016)

/ 29 aprile /

● 10:00-11:00: "Teatri a Sud: nuova drammaturgia meridiana" incontro a cura di Paola Abenavoli (Hystrio, Cultural Life)
● 11:00-12:00: "Il teatro contemporaneo, i suoi codici, i suoi festival" incontro a cura di Vincenzo Albano (Mutaverso, Salerno)
● 12:00-13:00: "Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un'opera. Forum recensioni partecipanti"
a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)

● 21:00: "Postit" (Studio) Scenari Visibili

/ 30 aprile /

● 10:00-12:00: "Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un'opera. Forum recensioni partecipanti 2"
a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)

____________

FARE PUBBLICO è rivolto a studenti, operatori, artisti e pubblico.

Nessun commento: