martedì 15 marzo 2016

Una ragione di più: La ragione dell'informale

Sai c'è una ragione di più per dirti che vado via, cantava Ornella Vanoni, e porto anche con me la tua malinconia, continuava il testo di Califano e Reitano ed io stamani la sento in testa con altre canzoni e fra queste 
Una ragione vera non c'è... della  Formula tre su testi di Mogol Battisti.
"Ma che disperazione nasce da una distrazione era un gioco non era un fuoco.
Nelle canzoni la ragione ha un bel dire, la ragione ci chiede un comportamento, una azione, una scelta.
Alberto Badolato sceglie proprio questa ragione per dare il titolo alla mostra ancora in corso da Be Cause a Lamezia Terme. La Ragione dell'Informale. 

Avevo in testa anche un'altra canzone, che ora si perse nel tragitto dalla cucina al computer, per appuntare le mie suggestioni sui quadri e sull'incontro tra amici che avverrà nella stessa galleria Be Cause giovedì 17 Marzo alle ore 18, una chiacchierata amichevole sul tema della Ragione, sul tema dell'Informale nei quadri di Alberto.
Intanto la scelta che l'artista fa dei materiali; carta da parati, sacchi di canapa, gesso, foglia d'oro, corda, stucco. Colori Colori, Colori a volontà, perché è il colore la ragione di tutto il dipingere, quand'anche fosse un semplice bianco. 
Alberto mi dice che uno dei suoi quadri più ammirati è quello bianco, bianco e viso insieme, secondo Mario Maruca, attore e regista. Lui, guardandolo, vide un bianco riflettente il viso di una donna. Un bianco che ridona ai fruitori una soddisfazione tale da far dire: Mi piace.

Sono tanti i colori che, informali, ci attendono, appesi in un bianco pulito, lungo le pareti della galleria. Una galleria da sembrare una stazione di treni con gli orari e i tabelloni di arrivi e partenze sulle pareti  all'ingresso e alla fine il saluto. Il saluto del colore. 
Mi sono imposta di non cercare forme nei colori appesi, altrimenti, mi ha spiegato Alberto Badolato, sarebbe quasi un fallimento, per l'arte, se nell'informale  noi vediamo  una forma, e vogliamo trasformare quel verde in una caverna di Platone,
oppure nell'orecchio di Dionisio, quel rosso caldo nei divani Frau,


quel giallo oro  nei capelli  platino di Marilyn Monroe. 

Giovedì saremo quindi immersi nei colori che gioia e sapore danno alla vita, dal piatto fumante del rosso pomodoro al golfino viola, dalla gestualità colorata dell'artista alla  materia lavorata  per donarci informale.
Una ragione vera non c'è
Un tuffo dove l'acqua è più blu, niente di più

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