Ok 8 marzo 2016,"Una ragazza canterà nella lingua greka, che parlano a Bova" nel dirmi questo Daniele Natali mi informa della iniziativa e mi fa conoscere questa associazione a Bologna: ANNASSIM - Donne native e migranti delle due sponde del Mediterraneo
Mi chiama, nello stesso giorno, una scuola di Lamezia Terme per chiedermi di partecipare ad un 8 marzo di integrazione. La stessa esigenza.
Integrazione sarà. Un Otto Marzo di integrazione. Per conoscere la migrazione al femminile. Proprio quello che fa Annassim
Mi documento su questa associazione e leggo un articolo del 2010:"Alla periferia di Bologna c’è un orto dove accanto a verze, insalata e pomodori crescono, nella terra emiliana, tè marocchino, cardamomo e coriandolo. Nel quartiere San Donato, a due passi dall'Autostrada del Sole e a qualche chilometro dal centro di
Bologna, gli orti comunali di via Salgari sono macchie verdi fra le case popolari. Non siamo a Marrakesh o ad Alessandria d’Egitto, ma nella pianura padana. Gli orti occupano circa 15 mila metri quadrati, dove -grazie all'impegno di un gruppo di donne migranti- si sono trovati appezzamenti di terra per le donne arrivate in Italia con il chador. Motore del progetto d’integrazione orticola c’è l’Associazione Annassim, “brezza del mattino”, nata nel 2004 da trenta donne provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo, che si sono aggregate per valorizzare i saperi tradizionali dei migranti. Da qui l’idea del progetto “Coltiviamo/Ci insieme”, presentato due anni fa. Obiettivo: sviluppare un percorso di integrazione culturale a partire dalla terra e dalla sua coltivazione."
8 Marzo 2016: quest'anno l'Associazione ANNASSIM - (Donne native e migranti delle due sponde del Mediterraneo) con il contributo organizzativo e artistico di Daniele Natali, giovane scrittore, e di Susanna Matikainen, fotografa, è lieta di invitarvi a ricordare tutte le Donne esemplari delle due sponde del Mediterraneo
Ed eccoci a diffondere da Bologna a Lamezia
un 8 marzo necessario.
Questo il programma che leggo da Daniele:
Si ricorderanno i 70 anni (1946-2016) dell'omicidio di Giuditta Levato, martire calabrese, le brigantesse, definite "Drude" dal loro nemico o spesso "donne di malaffare", nei verbali di cattura, del Maghreb, le eroine del Popolo palestinese, che sta resistendo ad un'apartheid di ferocia inaudita; le madri negli abissi, le donne migranti mai arrivate a destinazione
Durante la Giornata, Antonella Selva, presenterà il suo libro "Femministe".
Mentre il giovane pittore e street-artist, Filippo Zoli, dipingerà per noi "in diretta" "grandi donne ricordate sul muro", ai dialoghi si avvicenderanno...
tarantella calabrese, alternative rock, musica unplugged, pizzica, musica palestinese ed italiana, in lingua greka di Calabria ed in Occitano, suonate con strumenti tradizionali
ospite internazionale sarà l'attivista araba e giornalista della BBC Medio-Oriente, Reem Itani, che sta lavorando per i diritti delle donne nei paesi arabi
L'evento è autogestito e autofinanziato.
SENZA PATRUNI!
Sono passati ormai quasi 100 anni da quell'8 marzo 1917, quando le donne si rivoltarono in massa a San Pietroburgo per chiedere la fine della guerra.
Quella data fu scelta nel 1921 quale la "Giornata internazionale dell'operaia".
Un 8 marzo necessario
Porterò questa testimonianza nella scuola di Lamezia
Mi chiama, nello stesso giorno, una scuola di Lamezia Terme per chiedermi di partecipare ad un 8 marzo di integrazione. La stessa esigenza.
Integrazione sarà. Un Otto Marzo di integrazione. Per conoscere la migrazione al femminile. Proprio quello che fa Annassim
Mi documento su questa associazione e leggo un articolo del 2010:"Alla periferia di Bologna c’è un orto dove accanto a verze, insalata e pomodori crescono, nella terra emiliana, tè marocchino, cardamomo e coriandolo. Nel quartiere San Donato, a due passi dall'Autostrada del Sole e a qualche chilometro dal centro di
Bologna, gli orti comunali di via Salgari sono macchie verdi fra le case popolari. Non siamo a Marrakesh o ad Alessandria d’Egitto, ma nella pianura padana. Gli orti occupano circa 15 mila metri quadrati, dove -grazie all'impegno di un gruppo di donne migranti- si sono trovati appezzamenti di terra per le donne arrivate in Italia con il chador. Motore del progetto d’integrazione orticola c’è l’Associazione Annassim, “brezza del mattino”, nata nel 2004 da trenta donne provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo, che si sono aggregate per valorizzare i saperi tradizionali dei migranti. Da qui l’idea del progetto “Coltiviamo/Ci insieme”, presentato due anni fa. Obiettivo: sviluppare un percorso di integrazione culturale a partire dalla terra e dalla sua coltivazione."
8 Marzo 2016: quest'anno l'Associazione ANNASSIM - (Donne native e migranti delle due sponde del Mediterraneo) con il contributo organizzativo e artistico di Daniele Natali, giovane scrittore, e di Susanna Matikainen, fotografa, è lieta di invitarvi a ricordare tutte le Donne esemplari delle due sponde del Mediterraneo
Ed eccoci a diffondere da Bologna a Lamezia
un 8 marzo necessario.
Questo il programma che leggo da Daniele:
Si ricorderanno i 70 anni (1946-2016) dell'omicidio di Giuditta Levato, martire calabrese, le brigantesse, definite "Drude" dal loro nemico o spesso "donne di malaffare", nei verbali di cattura, del Maghreb, le eroine del Popolo palestinese, che sta resistendo ad un'apartheid di ferocia inaudita; le madri negli abissi, le donne migranti mai arrivate a destinazione
Durante la Giornata, Antonella Selva, presenterà il suo libro "Femministe".
Mentre il giovane pittore e street-artist, Filippo Zoli, dipingerà per noi "in diretta" "grandi donne ricordate sul muro", ai dialoghi si avvicenderanno...
tarantella calabrese, alternative rock, musica unplugged, pizzica, musica palestinese ed italiana, in lingua greka di Calabria ed in Occitano, suonate con strumenti tradizionali
ospite internazionale sarà l'attivista araba e giornalista della BBC Medio-Oriente, Reem Itani, che sta lavorando per i diritti delle donne nei paesi arabi
L'evento è autogestito e autofinanziato.
SENZA PATRUNI!
Sono passati ormai quasi 100 anni da quell'8 marzo 1917, quando le donne si rivoltarono in massa a San Pietroburgo per chiedere la fine della guerra.
Quella data fu scelta nel 1921 quale la "Giornata internazionale dell'operaia".
Un 8 marzo necessario
Porterò questa testimonianza nella scuola di Lamezia