domenica 2 marzo 2014

Dietro la scena- Cronaca vera



Dietro la scena- Cronaca vera



 

Molto dietro la scena, mi trovai a legare i granelli di Sabbiarossa con il Sud è niente e tutto divenne Fatto quotidiano.
Paola Bottero raccolse mia passione per film e rassicurò Fabio sulla mia serietà e disponibilità scevra da qualsiasi legame sociostorico col territorio.
Fabio manzoniamente rispose. Ed io mi sentii nell’empireo.
Il mio Passepartout era ineccepibile, un bravissimo giornalista vero, e andammo a Vibo.
Il giro del mondo in ottanta giorni.
Ritornammo a Lamezia, nella terra di Frontiera, citando la manna nel deserto, e ringraziando  lei che, quella sera, ci aveva accompagnato fino a Vibo, noi due non sappiamo guidare!
Le difficoltà iniziarono subito.
Dopo aver ottenuto la disponibilità e la partecipazione del Sistema Bibliotecario, dovevamo rendere concreta la passione verso un film capolavoro.
Con i ragazzi. Con ragazzi già al lavoro- Poninforma, al Liceo Campanella.
 I fondi, i contatti con Cinecittà, gli impianti, le caratteristiche audio… e lui, Passepartout, che continuava a recitarmi ogni mattina… Fabio Mollo a Lamezia.
I fondi, bisognava pagare Dvd.  Certamente lui avrebbe potuto chiedere ai genitori e io alla pensione, ma abbiamo scelto l’intimidazione! Per la prima volta nella mia vita sono entrata in due splendidi esercizi commerciali, dove sono cliente abituale e ho chiesto una offerta. La migliore offerta. Non hanno esitato e non hanno chiesto nulla in cambio, onorati di farlo. Due signori.
Anche le pochissime locandine sono stato un regalo e le abbiamo affisse personalmente tranne una che fu appiccicata sulla finestrella  del comune in caso di incendio.  In quel caso bastava cliccare Il sud è niente.
Poi si sa col tempo anche le rose fioriscono e felicemente arrivò logo, felicemente arrivarono le turbe festanti e plaudenti, arrivò quel giorno.
Fabio si smarrì, andò e ritornò due volte da Pizzo, poi giunse a me.
I ragazzi, la scuola, la loro insegnante, paziente e attenta era riuscita a trattenere…attendevano e fu bellissimo.
Fu tutto bellissimo, conoscere Fabio, e io tossivo, brividi di freddo.
Brividi e silenzi in un mondo che mette il bavaglio a Il sud è niente, a  Rocco Carbone, A Rino Gaetano, a me, che, indegnamente, parlo come loro. Non me ne vergogno.
Resta di tutto questo qualcosa che non può essere condiviso, qualcosa che non appartiene a questa terra, terrestre, ma solo ad un regno che non è di questo mondo.
Le affinità elettive, gli universi paralleli, Rocco Carbone e Fabio Mollo, Rino Gaetano e me, stonati, ma felici di poter rinunciare, senza arrendersi alle consuetudini che inevitabilmente cangiano la forma dell'acqua.




sabato 1 marzo 2014

In viaggio con Virgilio nel sito di youporn


Da giornalista, inviata speciale, so bene che bisogna  andare sul campo di battaglia per saper fare un buon reportage.
Non necessariamente il giornalista uccide, violenta, inala.
Rischia lo stesso,  ma riesce a documentarne l'orrore solo se vede morire, soffrire e urlare.
Con la stessa passione del conoscere, io faccio questo viaggio, incuriosita da un testo poetico a me oscuro.
Virgilio, questo è il nome che darò all'autore sconosciuto, gentilmente mi spiega, e sempre più gentilmente si offre di accompagnarmi nel sito,
dove  i suoi endecasillabi sono invece immagini.
In primo piano un membro eretto viene  carinamente sospinto in bocca ad una fanciulla inespressiva.
Lei viene diretta, sospinta, la sua testa sempre più verso il basso, il suo collo si gonfia ed io mi ritrovo a gridare al mio pigmalione:- Ora si strozza! Ora soffoca!-
Macchè- lui mi dice- tranquilla, è tutto sotto controllo. Non hai mai visto Gola profonda?-
Conosco il titolo del film, non credo di ricordarlo, certamente una pellicola di pregio, dovrò riguardare.
Lui, magnanimo, mi risparmia la fatica, è ininfluente che io sappia o no  il contenuto del film, tanto non è nulla di diverso da quello che questo sito ci farà vedere.
Mi porge così il link di svariati pompini, così si chiamano queste performance, sempre diversi, romantici, languidi, irruenti, violenti,
noto però che spesso la donna viene sospinta dai capelli e vengo a sapere che
Vedi- mi spiega Virgilio- lo sai perchè le donne portano i capelli lunghi? Perchè devono essere direzionate-
immediatamente al mio immaginario appare la donna primitiva trascinata per i capelli da un austrolopiteco verso una caverna... ahahah
e guardo i miei capelli corti
infatti Virgilio aggiunge:- tu li porti corti, quindi-
quindi non sono direzionabile!
Il viaggio continua... no

Virgilio mi lasciò sulla soglia dell'inferno porn,
vedendomi gesticolare come un giocattolo a molla,
mi abbandonò al recalcitrante destino di castità
e con un ciao ciao mi salutò alquanto perplesso,
pensò che non mi avrebbe mai fatto attraversare
l'Acheronte!