La favola bella di Osvaldo Soriano, il ponte amicale fra un io e un noi, il ponte unisce e ci fa incontrare Ilide, Marco e Giorgia, tutti coloro hanno partecipato affinché la storia giungesse fino a qui.
Nella prefazione di Marco Ciriello troviamo la discrasia dove abitiamo. Dove abitiamo? Mi verrebbe da rispondere nel paese dell’immaginazione, o almeno troviamo conforto nel fantastico che ci fa compagnia. “Quando le cose vanno male conviene pensare in modo immateriale annullando spazio e tempo” Raccontiamola e raccontiamocela questa fiaba onesta e antica sul volare via dalle imposture deila lontananza.
Con i gatti che non han padrone come me, cantava Lucio Dalla, in Piazza grande.
I gatti sono amici dello scrittore, mette sempre un gatto nelle sue storie, i gatti portano fortuna, i gatti ci guardano e credo proprio ormai che dovrei prendere un gatto qui a casa mia. Nel vuoto un gatto mi ridarà lo slancio di salire sui tetti di Parigi e vedere vicinissimo quel che sta lontanissimo. C’è un modo per vedere al di là del mare e lo abbiamo letto in Vinpeel degli orizzonti di Peppe Millanta e lo leggiamo ora qui, ed è la pulizia dello sguardo.
Mi piace moltissimo leggere e rileggere i passaggi di questo racconto e fare il tifo per il gatto Nero che sfida i cani nel bar di Parigi, l’arguzia e l’eleganza contro la forza e l’aggressione.
Mi diverto a entrare nella casa e salire sui tetti per vedere dall’alto quella Buenos Aires dell'infanzia.
Le immagini accompagnano la fiaba come un servizio fotografico ricco di arte, sono quadri da appendere nelle pareti del regno della Litweb.
Si può affrontare la solitudine, la dittatura,le ingiustizie e il dover abbandonare ciò che sta più caro se si può ricomporre letterariamente la vita individuale. Alla maniera di Salgari, come una visione.
A casa di mia madre e poi a casa da me per leggere Nero, il gatto di Parigi di Osvaldo Soriano. Tradotto magnificamente da Ilide Carmignani con prefazione di Marco Ciriello.
Libro delizioso. Illustrazioni stupende di Vincenza Peschechera. Casa editrice amatissima LiberAria Editrice, collana diretta da Alessandro Raveggi. Un abbraccio a Giorgia Antonelli e a tutti voi che avete collaborato a far conoscere una fiaba, un’amicizia, nata col desiderio di aggiustare i fatti e le distanze con l’affetto. Grazie e porteremo questo libro nelle scuole, dai bimbi e dagli adulti per arginare le malvagità con la buona lettura
Ippolita Luzzo
Nessun commento:
Posta un commento