martedì 12 dicembre 2017

Stéfanie Hochet Un romanzo inglese

Un romanzo inglese.
Osservo il corpo di Edward.
Un uomo di quarant'anni. Un corpo che conosco da dieci. Il primo, il solo. L'attrazione che mi rende curiosa mi preoccupa, mi rassicura, mi esalta. Ho amato questo uomo. Quando ci siamo conosciuti aveva trent'anni, io ventidue. Il suo corpo era caldo, imponente, coperto di una dolce peluria sul dorso. Forte. Era il primo e l'amavo anche per questo. Un odore il suo... un sapore.
Un romanzo inglese, al capitolo 13, nella descrizione biologica e romantica della moglie. 
Edward appare da subito, come incipit del romanzo ambientato nel 1917, con la sua decisione di far pubblicare un annuncio sul Times. Cercano qualcuno che si occupi di Jack, il loro bambino, affinché la mamma, traduttrice, possa riprendere il suo lavoro.
Raccontato a volte in  prima persona, proprio da una lei, Anna,  moglie,mamma, traduttrice, donna, a volte in terza persona dalla narratrice,  il romanzo racconta il cambiamento. 
Nulla è per sempre.
Eppure "A Edward, più ancora che ad Anna, piace che le cose attorno a lui non cambino. L'ordine è un ideale... un mondo chiuso che funziona come lo scappamento di un orologio"
Nell'ingranaggio del romanzo appare George, il tempo passa e siamo già al 1940 nella stupefacente alchimia della storia, degli incontri, del rinnovo, della rinascita.
Un romanzo che non vi racconto, così gusterete pagina per pagina gli ambienti e i pensieri, riconoscerete in molti passaggi i vostri passaggi, e apprezzerete lo stile, la scrittura e la partecipazione. 
Vi è un bel senso di partecipazione in ogni avvenimento del libro, un abbraccio continuo fra lettore e scrittrice, un passeur, direbbe Pennac, un passare quel foglio a noi che leggiamo.
Tradotto con cura da Roberto Lana, viene pubblicato nella collana Amazzoni dalla  Voland. Una collana a me vicina, visto il nome che ho. 
Amo moltissimo questo romanzo, tanto da andare a Roma, per riabbracciarlo in fiera, scusandomi con la scrittrice per non essermi trattenuta.  
Nella certezza che tutto cambia e molto si può rinnovare e tante sono le cose che rinascono, consiglio al regno intero della Litweb la lettura di Un romanzo inglese.
Ippolita Luzzo   


    


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