Natale 2010
Il film narra la vicenda di un uomo
che monitora, segue, spia, ascolta la vita di un altro, per lavoro ed
inavvertitamente la sua vita, il suo modo di pensare, cambia
impercettibilmente. L’uomo spiato avrà salva la vita dalla sua spia, l’uomo che
spia vedrà, per una omissione, la sua carriera stroncata.
Il bene trova sempre vie
imperscrutabili per affermarsi.
Il bene, la coscienza di non aver infamato un
uomo giusto, credo che avranno reso la spia fiera e orgogliosa di essere uomo.
Lo credo. Non si può stare accanto al bene senza esserne un po' presi, bisogna
essere proprio dei malvagi.
Dal film alla vita.
Dal film alla vita.
Le vite degli
altri ci scorrono davanti senza spessore, non tridimensionali, piatte,
omologate.
Le vite degli altri come nel film, palpitano e soffrono, con
affetti, con sentimenti, hanno cultura, lettura, silenzio e musica. Gli altri,
nelle loro case, dipingono, che bei colori che imprimono sulla tela! Fiori,
paesaggi, volti, dipingono a loro volta sensazioni degli altri. Se ci
fermiamo a cogliere uno sguardo, se ascoltiamo una parola, se vediamo un gesto, percepiamo una intensità oltre il frasario quotidiano. Le vite degli altri
vengono nei salotti eleganti, pettinati,
sorridenti, la padrona di casa affabile, accogliente, poi ti siedi, leggi, con
un’emozione mai provata, e le guardi, quelle vite, mentre loro guardano la tua.
Bellissimo e pericoloso può essere tutto ciò, perché nel duplice sguardo puoi
invece di comprendere giudicare, oppure puoi gratificarti di una umana consapevolezza
dello stesso destino.
E’ la trasformazione. E’ bastato un commento, una parola, e la riflessione nasce da sola e ti ritrovi a pensare che tutto non è come sembra, che inaspettatamente basta girare il libro e un altro racconto era lì e tu avevi cercato tanto proprio quello, quello che era il suo risvolto. La vita dell'altro, degli altri.
E’ la trasformazione. E’ bastato un commento, una parola, e la riflessione nasce da sola e ti ritrovi a pensare che tutto non è come sembra, che inaspettatamente basta girare il libro e un altro racconto era lì e tu avevi cercato tanto proprio quello, quello che era il suo risvolto. La vita dell'altro, degli altri.
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