La cinepresa
nella vagina- Il sesso è sempre tabù
Veniva ogni
estate a trovarci un mio zio buono e affettuoso, ci raccontava moltissime
barzellette per farci sorridere ed era un vulcano di iniziative. Non riusciva a
star fermo, la moglie e i figli erano esausti.
Aveva comprato
una delle prime cineprese e riprendeva ogni cosa, il pranzo insieme, i nipoti
che giocavano, i fiori e la campagna.
Riprendeva
anche altro, come facesse non so.
Un giorno io
ebbi in mano la sua cinepresa e chissà che bottone schiacciai e sulle prime non
capii.
Era un
muscolo cavo che si contraeva, che si restringeva e si allargava, che
vorticosamente si animava come una spirale concentrica che risucchiasse anche
lo sguardo.
Compresi che
era una vagina ed ancora più incuriosita restai con cinepresa in mano
domandandomi come avesse fatto a filmare dal di dentro, beh suppongo dal di
fuori, insomma tutto il mio pensiero era impegnato in questo quesito quando mi
accorsi che lui si avvicinava e dovetti ahimè restituire, chiudendo il tutto.
Poi ripensai
a chi si fosse prestata a farsi filmare. La moglie? mi sembrava da escludere,
poi ripensai a quante fantasie abbiamo e a come sia bello poter conservarle
gelosamente celate nel nostro rimuginamento quotidiano.
Il sesso non
è tabù, oramai, ci sta dicendo la esimia docente di studi di genere, ora il
tabù è la morte.
Non sono d'accordo su questa affermazione, la trovo alquanto sciocca.
Non sono d'accordo su questa affermazione, la trovo alquanto sciocca.
Se ognuno di
noi si fermasse, vedrebbe che mai come oggi il sesso è tabù, misconosciuto,
ridotto una cosa, un pezzo di pelle nemmeno irrorato.
Un sesso
offerto a troppi digiuni, oppure consumato come un bicchiere di birra, poi
sulle pulsioni si tace e ci si ammazza.
E lei, lei
trancia su un sesso libero, che si fa dove e quando, che poi me lo dice lei dove
si faccia, che invece ai suoi tempi non
si poteva ed invece ora… ora si è esposti agli sguardi curiosi invadenti
e cannibali, ora un sesso è un ciondolo che infilo in albanesi, marocchine e
moldave, anche italiane, perché no?, anche politiche dai, con la simpatica
attenzione di tutti a guardare. Un popolo di guardoni non è un popolo che ha esorcizzato
un tabù.
Il tabù
appartiene alla sfera del sacro, mia docente universitaria californiana, il
sacro vi sfugge negli alti studi americani berkeleyniani, ok?
Mai come ora
il tabù esiste. Si ignora che il sesso sia spinta propulsiva a vita e ridotto
cosa o pezzo viene dato cotto e mangiato a femmine e maschi, il genere uomo. Ah
certo! Questa spinta vitale può avere infinte varianti tutte rispettabilissime
finché esiste il considerare l’altro un fine e non solo un mezzo. Tante scuse
se ogni tanto il mio sesso si ribella alle scempiaggini di una cattedratica. Probabilmente
non compresi. Come continuo a chiedermi come fu fatta quella ripresa nella vagina orgasmica.
Piacerebbe saperlo anche a me.;)
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