La fruizione della cultura al
tempo dell’offerta senza troppe domande.
Tu sei una fruitrice- mi dice il libraio al termine di uno scambio
di idee
Io sono una fruitrice- mi ritrovo a pensare, mentre mi allontano
perplimando, verso la mia panda viola abbandonata a sghimbescio accanto a un
muro.
Fruisco di un’offerta
culturale, era questo il contesto della conversazione.
Fruisco di eventi proposti
che mi permettono di ascoltare Luca Telese a tu per tu, con mia grande
partecipazione
Fruisco Freccero e la sua storia della televisione
privata e pubblica, naturalmente e chiaramente- avverbi ripetuti da lui fra una
frase principale e una secondaria, innumerevolmente
Fruisco conversatori ferventi che infilano un
praticamente fra un nome e un cognome
deliziando il pubblico affluente
Fruisco tanti - diciamo,
cioè, appunto, comunque – fruiamo messe in scene di vere opere d’arte e
spettacoli scadenti
Fruiamo una offerta
eterogenea che non segue nessun criterio logico di selezione e che ha
l’applauso indipendentemente dal prodotto culturale.
Chi dovrebbe selezionare
l’offerta?
Io questo non lo so, io sono
una fruitrice, posso alzarmi e andare via se il prodotto non mi interessa
oppure annoia, posso restare e scriverci
sopra se mi interessa e mi sollecita, posso liberamente esprimere cosa mi
piaccia o meno e ringraziare gli operatori culturali che incidono con anestesia
dolce o pesante una artistica escrescenza tumorale.
Nessuno leggerà mai le pur
leggere osservazioni di una fruitrice ignota, incauta e irriconoscente che si
estasia all’ascolto di Fabrizio Basciano, vero talento musicale, alle
fotografie rarefatte eppure vive di Tommaso, alle opere pittoriche e
materiche di Rina, alle tentazioni di Cimorelli,ai suoi cuori di lamiera, solo materiale di recupero, alle tante
sollecitazioni che propone il Teatrop,
nessuno domanda all’ignota fruitrice se ha
gradito il pranzo offerto, cucinato dal Miniculpop... scherzi a parte!
La cultura cucinata da cuochi
che non chiedono ai commensali capacità critica è solo un piatto di portata che
i comuni, gli enti locali e le province,
regioni e assessorati , danno al popolo festante come alla corte di
Lorenzo il Magnifico veniva offerta al pubblico la visione dei pranzi
nobiliari.
Passavano le portate fumanti e il popolo annusava
Rotolavano le briciole per terra e il popolo litigava
La fruizione culturale al tempo di lor signori.
Ma io vivo altrove e nel mio regno sento che
sono intorno nate le viole...
Passavano le portate fumanti e il popolo annusava
Rotolavano le briciole per terra e il popolo litigava
La fruizione culturale al tempo di lor signori.
Ma io vivo altrove e nel mio regno sento che
sono intorno nate le viole...
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