Il mondo della chat- Le sedie di Ionesco
Ionesco immagina i suoi personaggi intenti in un dialogo con
invisibili ed inesistenti ospiti
Il teatro dell’assurdo. Le sedie vengono messe in scena
aspettando ospiti che immaginariamente entrano, ma al soliloquio dei personaggi
in scena nessuno risponde…
Il teatro dell’assurdo appunto… ma è tutto chiaro,
chiarissimo ora, un modus vivendi, per non buttarsi giù, schiacciati dalla
solitudine, come i due protagonisti del teatro di Jonesco
La chat- una fantasia che risponde
Una ipnosi solitaria, una droga, dall’allusione all’illusione, mi disse uno studioso
Un fenomeno collettivo, sociale individuale senza ancora
riferimenti, senza test di valutazione
Fatta senza alcuna
preparazione, senza studio e senza attenzione
Precipitante in gorghi e gorghi meglio che nei Gorges du Pichoux
Ragazzi, adulti, donne, anche nonni ora è tutto un
tastare un parlarsi addosso, sentendo fremiti, scambiando emozioni,
Rompendo legami e ricominciando sera per sera da un’altra
parte a recitare senza vergogna una sola parte, oppur centomila.
Nel quadro- Il seppellimento di Santa Lucia - del Caravaggio
tanto più si espande il luogo, la scena della comunicazione, tanto più le
figure ne sono ricacciate nella propria solitudine
Ho ripensato spesso a quel quadro, a quella verità, sentendo
e vedendo storie diverse di uomini stanchi, annoiati e ribelli, che
infantilmente smettono di parlare con la moglie e parlano parlano con
sconosciute, poi si separano e con un sorriso continuano ancora a parlare da
soli, per strada, in macchina, con un sedile vuoto ma immaginario, formato e
occupato da una lei, da un lui, appena incontrati sui tasti di un sito.
Una sintonia, un vero capirsi, e che ci vuole?, basta citare
una canzone, un film, un fumetto ed è già fatta un’amicizia perfetta, due anime
identiche, gemelle, si sono incontrate, una magia per il momento, poi così
resterà.
Sicuramente, moltissimi dicono e poi raccontano che…
all’apparir del vero lei misera morì, lui era un vecchio, lei una racchia, lui
era calvo, lei era antipatica, oppure no, anche se erano entrambi bellissimi,
sono soltanto due estranei perfetti.
Ecco, lo dica, mi pregano in tanti, lo dica lei che ha tanto studiato, lo dica che è una droga
perfetta per rimbambire, rincitrullire, allontanare il vero ed il reale,
allontanare senza vergogna il padre dal figlio, il marito e la moglie, magari
seduti sullo stesso divano ma entrambi chattanti su video diversi
Sarò moralista? Sarò vecchio stampo? Sarò una retrograda di
un vecchio convento?
Ma no, non mi sembra.
Riconosco il bello, il potere della fantasia, la duttilità
del mezzo, del parlare e parlare e la scioltezza del dirsi e del farsi su un pc
nuovo e tanto usato
Solo che io sono rimasta all’antica, ai rapporti amicali che
durano una vita, ai musi ed ai litigi che sono una noia ma… sono reali e non ti
danno una dose letale fatta di mail di mess e cinguettii… e poi spariscono come
sono nati durando soltanto l’espace d’un matin Malherbe, Ronsard ed il
Poliziano
Ed anche Jonesco lo dicon da sempre … abbiamo bisogno dei
nostri legami proprio per non naufragare nel mare assurdo dell’immaginario
il sole nel sale
RispondiEliminaRidere anche fra le spine,
e' un obbligo
di un cuore
pensante
E l'incoscienza del sole
a dare
il Senso
a ogni gesto
per
renderlo
sale
poesia per me da Miriam
grazie e mi sembra che qui stia benone, con questo post che quasi rende ogni gesto sale
grazie di nuovo da
Ippolita a Miriam
La MIA POETESSA dI NETEDITOR
Chat, computer e telefoni riescono
RispondiEliminaa tenere in contatto due persone. Ma quello che conta è la distanza in
termini di km. Una volta si usava la corrispondenza, che arrivava con
ritardo ma che era un mezzo più romantico. Pensa che la pittrice Tamara
de Lempicka scrisse diverse lettere a Gabriele D'Annunzio perchè forse
voleva fargli il ritratto e ricavarne maggioe notorietà. Si sono
incontrati al Vittoriale di Gardone ed il vate la fece accomodare
subito nel suo letto, come era sua abitudine. Sembra che fosse carente
in fatto di seggiole e poltrone. Tamara si rifiutò di rischiare una
gravidanza e ciò incollerì D'Annunzio, che la fece accompagnare alla
porta, donandole però un anello d'oro che la pittrice conservò al dito
per tutta la vita. Poi quando morì nel 1980 fece disperdere le proprie
ceneri sulla bocca del vulcano Popocatepetl in Messico, alto più di
5000 metri. Come feece la figlia Suzette in elicottero ad eseguire
l'operazione non me lo so immaginare. Baldo endofirmato
buonasera,
RispondiEliminaInizio con la citazione di una sua frase cha mi piace molto:"Una sintonia, un vero capirsi, e che ci vuole?, basta citare una canzone, un film, un fumetto ed è già fatta un’amicizia perfetta, due anime identiche, gemelle, si sono incontrate , una magia per il momento , poi così resterà."
Questo è vero, semplice citare film canzoni ecc..fare amicizia e tutto il resto ,però io mi chiedo :come viveva la coppia prima?Si volevano veramente bene?
Perchè se due si amano veramente allora non esiste citazione o fumetto che li possa separare...
La questione è sempre la stessa,nella nostra società c'è un problema di fondo,il valore che si dà ai sentimenti come l'amore, spesso è molto basso ed ecco che diventa semplice lasciarsi andare alla facilità di un incontro sul web.Io vedo internet come uno strumento molto potente...alcuni si chiedono come sarebbe andata e Gesù avesse avuto la possibilità di usare i nuovi mass-media.
Hei , taggami l'ultimo miracolo che ha fatto Gesù...
Forse saremmo tutti santi o forse non dove essere così.
Saluti
Daniele
Daniele, grazie della lettura e del commento. La coppia! Cosa sia, io non lo so.
RispondiEliminaLa chat è sicuramente una fantasia...
un costruire isole altrove dove spiaggiare una solitaria naufragata affettuosità.
Daniele... se vuoi ne parliamo, ciao
Buonasera,
RispondiEliminasono un po' stupito...non sa cosa è una coppia? Semplice , il realizzarsi di una fantasia condivisa.
Alle volte le coppie si formano per interesse dell'uno o dell'altra ,senza condividere nulla ,è per questo che basta poco per "scoppiarle".
Per quanto riguarda le chat mi trovo pienamente d'accordo con la citazione del commento di prima ed anche con quello che ha scritto ora.Ma vorrei dire che non è sempre così,alle volte scrivere su una tastiera fa esprimere molti più concetti che di fronte ad un'altra persona.Possono essere falsi ma anche veri ....è il motivo dell'uso di uno strumento che fa la differenza e la motivazione,credimi,è della persona che digita i tasti.
Saluti
Daniele