Siamo all'ITE De Fazio alla presenza degli alunni delle classi prima e seconda, con la dirigente Dottoressa Simona Blandino e i dirigenti del Liceo Classico, degli Istituti Pitagora, Fiorentino, i commissari prefettizi Alecci e Colosimo e il Direttore artistico del Teatro Ragazzi Pierpaolo Bonaccurso. Conferenza stampa per presentare il Gran Galà delle Scuole dal 22 al 24 Maggio nel Salone della Chiesa di San Giuseppe Artigiano. Negli anni precedenti il Gran Galà si è tenuto nel Teatro Comunale Grandinetti, questo anno chiuso per motivi di normativa da assolvere. I teatri cittadini, benché più volte soggetti ad interventi, non sono a norma e sono stati chiusi per un periodo che tutti si augurano breve.
Inizio a seguire la conferenza con una canzone di Nada che mi canticchio trasformandola
" Cos'è la città senza un teatro, è solo un albero che foglie non ha più." Ed anche se Pierpaolo alla fine della conferenza chiude con le parole di Jerzy Grotowski: "Il teatro è possibile dall'incontro fra me e te" resta sempre irrisolto il sottotesto dell'Antigone.
Sembrava stamani di avvertire un teatro in atto, una scena fra Creonte e Antigone, senza contrapposizione, bensì con la disponibilità di venirsi incontro malgrado le funzioni diverse al tavolo della conferenza.
Dai miei appunti le parole della Dirigente dell'ITE dottoressa Blandino: Il teatro fa superare agli alunni le barriere emotive che ostacolano il rapporto con adulti e conoscenze
La Dirigente dell’Istituto Perri Pitagora Teresa Bevilacqua: L'attività teatrale non è fine a se stessa, aiuta a crescere e ad esprimere i propri sentimenti. Nei paesi anglosassoni è una disciplina.
Il dirigente del Classico, Nicolantonio Cutuli: Le arti visive vengono portate avanti avanti con professionalità e preparazione
Il dirigente dell'istituto comprensivo Fiorentino, Lorenzo Benincasa, confessa il suo amore per il teatro: Teatro come educazione alla relazione tra compagni, teatro che fa capire che cosa stiamo a fare al mondo, teatro di aiuto ai ragazzi con Bes.
Pierpaolo ricorda la presenza di Mario Bianchi, critico teatrale importante, in autunno, che seguirà i futuri lavori.
E prende la parola il Capo della Commissione Straordinaria, il dottor Antonio Alecci. Le sue parole danno subito vita alla stampa: La stampa serve per far vivere un evento.
E di lui e dei due commissari dice: Siamo una soluzione eterodossa. Mandati per risolvere un vulnus patologico in 18 mesi.
Lui disse che in effetti sono stati comandati, costretti, perché lui era in pensione e la dottoressa Colosimo, al suo fianco, aveva già un suo importante lavoro.
Sul Teatro il capo della commissione Alecci disse: Teatro strumento di cultura.
Parlò poi delle priorità da risolvere: Il campo Rom da smantellare, La Multiservizi da far funzionare e la terza priorità non me la trovo fra gli appunti, intenta a scrivere, rapita, la sua frase in latino: Simul stabunt simul cadent, a proposito della Multiservizi al novanta per cento a partecipazione comunale, nella endiade conclusiva.
Mi è sembrato un discorso e una mattinata difficile ma con la speranza, ultima dea, potremo dire che il teatro non c'è ma ci sarà.
Ippolita Luzzo
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