14.30 – Sala Polaris. Premio Stendhal 2018 – Premio per la traduzione dal francese all'italiano. Annuncio e presentazione dei finalisti. Intervengono Ilide Carmignani, Valerio Magrelli, Stefano Montefiori, Cristophe Musitelli e Alessandro Zaccuri. A cura di Institut français Italia, di Service de coopération et d’action culturelle, dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Valerio Magrelli arriverà proprio sul finire, per uno scambio di battute con Alessandro Zaccuri, sul suo ruolo di presidente della giuria del premio. A corpo morto, dirà, e nelle fulminanti affermazioni citerà Cosimo Malatesta, poeta ancora più bravo di Caproni.
Cristophe Musitelli, direttore dell’Institut français in Italia si dirà molto eccitato del Premio e della possibilità di avere anche in Italia il nome del traduttore in copertina, di veder tradotti autori francesi viventi, e di poter premiare i vincitori con un soggiorno ad Arles dove avranno modo di frequentare dei seminari insieme a tutti i traduttori da ogni parte del mondo.Non solo quindi il premio in danaro, tre mila euro, per i traduttori tutti ma quel che sarà importantissimo per i giovani under 35 riguarda la possibilità di vivere e frequentare in un luogo dove si privilegeranno gli scambi e le conoscenze. Una residenza di traduzione di un mese al Collège international des traducteurs littéraires (CITL) a Arles per pensare insieme i loro pensieri, sono le parole di Musitelli che mi trovo segnate sul foglio dei miei brevi appunti.
Il traduttore è l'autore invisibile, dice, insieme a lui, Ilide Carmignani, traduttrice dallo spagnolo e una delle voci più importanti. Di lei ho trascritto: La Traduzione è il sistema circolatorio della letteratura nel mondo.
Solleva i problemi annessi ad una professione ancora in Italia non ben regolamentata, come in Francia, ed auspica per tutti i traduttori gli stessi diritti che hanno i colleghi che traducono dal francese. In Francia si riconosce al traduttore anche una percentuale sulle vendite! evviva la Francia. La sua amicaYasmina Melaouah è stata citata più volte alla tavola rotonda dicendo che la fa morire d’invidia raccontandole delle sue residenze, assisi e fabbriche arlesiane ma soprattutto della generosità di Pennac!W la Francia.
Alessandro Zaccuri, molto felice di pigiare con scioltezza il mouse delle slide riguardanti i finalisti, presentati da Stefano Montefiori, sente questo premio come momento amicale che unisce due letterature, e nell'amicizia finisce l'incontro con me, del regno della Litweb, affascinata dai calzini a pois di Musitelli. Li posseggo uguali! Faremo di nuovo incontro felice fra pois e letteratura nella Sala Polaris?
Ippolita Luzzo
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