Goethe e me
11 settembre 2011
Era il settembre del 1815 e Goethe con in mano la
foglia del ginko biloba discuteva sulla
stranezza della natura, sul tema della molteplicità e unicità, unificazione e
polarità.
Una foglia duplice e unica nello stesso tempo, uno e doppio
(Ho lo stesso cielo astronomico di Goethe.)
(Ho lo stesso cielo astronomico di Goethe.)
Scriverà la poesia Ginko biloba.
La foglia di quest’albero, dall’oriente
Affidato al mio giardino,
segreto senso fa assaporare
così come al sapiente piace fare.
E’ una sola cosa viva
Che in se stessa si è divisa?
O son due,che scelto hanno,
si conoscan come una?
In risposta a tal domanda
Trovai forse il giusto senso.
Non avverti nei miei canti
Che io sono uno e doppio insieme? (Goethe)
La
mia continua domanda, la stessa tensione, sempre. Ogni
cosa che dico da semplice appassionata di chi
scrive, tende sempre a chiarire, a mettere luce nella divisione e trovare
l’unione, il percorso unico.
Tutta la mia vita, tutti i miei scritti, tutto il
mio agire hanno la stessa tensione, all'unico, all'assoluto. Ma è la
stessa tensione di Goethe!
Particolare(vergine) ed universale (pesci), realtà
fisica e significato fantastico si ritrovano insieme per integrarsi in una
unione nella diversità .
Sono fantastica, suggestionante, ma con la lampada della razionalità, come Diogene,
illumino ogni cosa, l’analizzo e cerco anche di
non buttare più tutto un patrimonio di
conoscenze che mi hanno fatto attraversare quasi indenne la palude dello Stige. Posso rileggere tutta la mia vita con un
filo che mi sembra degno del mio sentire, del mio essere.
Ieri sera sono stata con Baudelaire, con Le
voyage, al tavolo del bistrot lametino, prendendo prosaicamente una coca ho
tradotto come pensavo io i versi, poi
l’ho scritta in prosa, è troppo bella!
Amavo la poesia Itaca di Kavafis, adesso le leggerò
vicine, sarà ancora più completo il racconto
di questo nostro continuo viaggiare nel mistero dell’esistere.
A Venezia ha
vinto Faust, ha vinto Goethe, abbiamo le stelle favorevoli come non mai noi della vergine quest’anno.
Adesso forse mi pubblicheranno un articolo su un giornale locale, è sulla
bellezza, sull'empatia dell’insegnamento, l’ho scritto per la
mia professoressa del ginnasio che non è più qui .
Buona
domenica
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