domenica 8 febbraio 2015

Parlo e scrivo BENE. Carmine




Prendo Appunti.
6 Febbraio 2015. Nella sala polivalente del Sistema Bibliotecario di Lamezia Terme, Carmine Torchia presenta la genesi del suo cd, BENE.
Un luogo a me caro questo. Qui, insieme alla professoressa De Sensi Sestito, io parlai di Emily Dickinson incrociandola ai  versi di Ines Pugliese, in una freddissima e piovosa sera d’inverno del 2009. Uguale è il tempo stasera. Freddo e piovoso, dentro però è estate.
Carmine è con noi, dopo averlo aspettato da questa estate. Lo avevamo sentito al  concerto a Cropani con Peppe Voltarelli,  e avevamo  riportato le sue poesiemusica  in macchina e loro ci hanno guidato BENE.
Meridiano o meridione, il nuovo album, che Carmine farà, tratterà dei poeti calabresi: Franco Costabile, Dario Galli, Michele Pane.
Segnali, approdi di un viaggio, di spostamenti, da Sersale a Milano, e poi di nuovo a Sersale dai nonni, e di nuovo su, a Cinisello Balsamo, da Roberta, da Mimmo, da Peppe Fortugno e la sua chitarra.
 Da Mimmo che ha studiato architettura e che spiegherà che musica ed architettura in comune ritmo hanno.
Anche la scrittura, aggiungo io.
Racconti i tatuaggi di Gigi Marino, lo spazio senza tempo, le registrazioni da lui, il suo basso elettrico, Enzo Jannacci che cantavate insieme.
Nell’amore o ci credi oppure no. Una religione. In tutte le cose che noi facciamo, Carmine, o ci crediamo oppure no, con lo stesso identico rispetto verso ciò che amiamo.
Continuo a prendere appunti per nessun giornale, continuo a prendere appunti per una mia voglia di esserci, di vivere, di far mio un tuo pensiero, di appartenere allo stesso mondo.
Quel mondo che ci fa credere nel sogno di scambi, di strade che si aprono solo nel sonno. Un lungo sonno.
Li vedi venire, infatti i tuoi amici di Sersale, nel sogno, Daniele, Giuseppe, Francesca, Pasquale…
Ma dove è finito il mondo? Stai cantando, quando arriva Maria Antonietta Sacco, e tu ricordi il convegno sulla astronomia con Franco Pacini e lui che viene a ringraziarti per tua canzone di apertura, L’Astronomo.
Chi è estraneo al tuo mondo ti può dare un punto di vista che non avevi mai immaginato, ti sta dicendo Pacini, salutandoti.
Ma che ne so, Ma che ne so… riprendi a cantare.
Ti applaudiamo felici, ti chiediamo di continuare e tu e tu ci regali i garofani.
Sei tu a lanciarci i fiori…
Sonno di garofani  da una suggestione di Franco Costabile
 quando ai balconi
c'è un sonno di garofani,
due stelle bizantine
s'affittano una stanza

Con affetto, Ippolita



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