La mosca di
Cronenberg 6 giugno 2012
Un film
delizioso- Uno scienziato effettuando il teletrasporto non si accorge della
mosca in cabina e la incorpora.
Il suo
organismo geneticamente si modifica passo passo
Un film
romantico- Tutto si trasforma nel grottesco, nel pulp, e lui diventa un mostro
La mosca che
cammina sulla mano se voglio fra un minuto non c’è più… cantava Renato Pareti
Negli anni
settanta, un cantautore eccezionale, bello, sono innamorata di lui, ma come
glielo dico che ho cantato per anni questa canzone! Cantato… scantato…
La mosca di
Tobia- Vai, cara- disse Tobia alla mosca- Il mondo è tanto
grande
Continuavo
così, quell’anno, sul bus pieno di mosche che ci portava a Rimini per un
convegno sul romanzo del novecento.
Le mie
compagne di viaggio ridevano e continuarono a ridere quando io presi a dire che
avevo una mosca nell’occhio.
Un
moscerino, via.
Tentammo di
scacciarlo, ma niente.
Pensai che
la notte lo avrebbe mandato via, ma all’alba il moscerino era ancora lì, è
ancora qui, nell’occhio.
Impaurita mi
precipitai al pronto soccorso di Rimini, e lì una brava dottoressa, oculista,
mi disse:- Lei signora, ha una bella mosca nell’occhio!-
-Oddio, è
grave? Andrà via?-
-Non andrà
più via- proseguì lei implacabile- è un collasso vitreo dovuto ad uno stress-
- Ma,
veramente ero in viaggio e parlavo di mosche, sa, mosche letterarie, avrò avuto
la sindrome di Stendhal?-
Ma già la
dottoressa non mi seguiva più, piegata su un foglio scriveva il referto.
Dopo un anno
andai da un professore universitario in oculistica e lui mi fece:- Cara signora
si preoccupi solo se, nel suo occhio, vedrà uno sciame di mosche, finché è una
mosca sola la lasci volare!-
E così
convivo ormai da un anno con un moscerino in un occhio e da qualche giorno
leggo un moscerino sulla carta stampata… e commento un Moscone… siamo già allo
sciame. Mi preoccupo?
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