Ai bambini buoni la dolce
Euchessina
Ai cattivi le purghe di
mussoliniana memoria
Continuo a pensare al libro
di Paola Bottero Carta Vetrata, alla denuncia lucida di un malaffare e di un uso
delle notizie distorcente.
Continuo a credere che tutto
vada come debba in questo medioevo edulcorato e prepotente, senza legge, senza
rispetto, con ceppi e prigioni
maleodoranti per soli improvvidi abitanti.
Un libro che denuncia, per
questo mi piacque tanto. Fra tanti libri letti…
Tantissimi i libri che non
denunciano, tantissime operazioni culturali fintamente osannanti il puro niente
inneggiano la dolce Euchessina.
Viene distribuita a sera e
mattina… la dolce Euchessina, una ai bambini, due ai grandi così faranno i
bisognini.
Un libro deve non dire. Solo
sporcare il foglio. Il foglio sporco sarà poi presentato con uno, con due, con
tre relatori, accorrerà la Rai, perché accorrono sempre le televisioni
pubbliche e private al puro niente da intervistare.
I relatori si sperticheranno
in onori e glorie e canteranno i salmi imparati in sacrestia e all’oratorio, in
una sede di un vecchio partito.
Evviva Evviva, l’applauso
sorge spontaneo e immediato, la pettinatura è stata perfetta, neppure un
capello si è scompigliato, sia gloria al cielo che oggi ci ha dato una dolce
Euchessina che ci ha ripulito.
Cara Paola Bottero, sono
molto felice quando questi sedicenti scrittori mi dicono chiaro di non parlare
della loro Opera Omnia, di non citare la loro poesia, il loro romanzo di grande
impatto.
Sono molto felice di essere
solo regina di un regno che sicuro non ha bisogno della dolce Euchessina
per leggere un libro come una purga.
Leggere è un atto sacro,
leggere è rivoluzionario, leggere sempre e solo ti da la libertà di rifiutare
una euchessina di solo regime.
Con tutta l’umana simpatia
verso poetesse e scrittori, giornalisti e romanzieri che vanno al bagno
soltanto se danno ai loro bambini la dolce euchessina.
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