mercoledì 6 marzo 2024

Sacha Naspini da Le nostre assenze a Errore 404


Le nostre assenze di Sacha Naspini è stato ripubblicato da e&o edizioni nel 2022.          La precedente edizione è del 2012 per Elliot. Nei dieci anni Sacha ha scritto molto altro e le sue opere sono state tradotte in vari paesi del mondo, dagli Stati Uniti all’Egitto. 
In tutti i continenti. 
Questo per dire la diffusione e la bravura di un autore che inchioda il lettore sul personaggio narrante e fa male, fa molto male ma insieme attrae.                                 Il male che attrae, chissà perché. Sarà forse il ritmo impresso alla narrazione e ai fatti che accadono.                 
Le nostre assenze narra la storia di un mostro, un mostro bambino, un bambino narrante mostruosità, almeno per me sono mostruosità il vivere da anaffettivi, il disprezzo verso l’amico e compagno di gioco più povero, mostruosità quei legami anaffettivi con la mamma, con il nonno che muore. Proprio col funerale del nonno inizia la composizione dei legami familiari e le reazioni.
Capisco che i funerali siano delle macabre sceneggiature e i ragazzini reagiscano con azioni prive di collegamento emotivo. Ci troviamo da subito nella famiglia alla elaborazione del lutto. La storia poi prende la strada della scoperta di altre tombe, le tombe etrusche a volte orrendamente scempiate dai tombaroli. Storie vere. Nelle tombe che diventano ancora una volta tombe e seppelliscono la fiducia e l’amicizia, e seppelliscono ogni sentire affettivo, sta la chiave del racconto che non può essere chiuso se non una volta terminato di leggere tanto è la tensione che tiene e trattiene.

 Terribili tutti. Adulti e bambini. Una umanità che guardiamo pensando ossessivamente che noi non siamo in quel modo. C’è uno sguardo da entomologo proprio perché distante, proprio perché si guarda e non si interviene. Nel deserto dell’affettività

Un racconto ipnotizzante


Scritto nel maggio del 2023 ora lo ripropongo qui nel Regno della Litweb in attesa di leggere Errore 404 il libro del 2024 di Sacha Naspini

Ippolita Luzzo 

"Con tanti romanzi all’attivo (Villa del seminario, Le Case del malcontento, Nives, Ossigeno e altri ancora), Sacha Naspini (Grosseto, 1976) è ormai considerato uno degli autori italiani più originali e più letterariamente dotati della sua generazione. Tradotto in ventisei paesi, vincitore di numerosi premi, Naspini è uno scrittore poliedrico, che eccelle nella creazione di bellissime storie legate al territorio della Maremma così come nell’invenzione di mondi distopici e sorprendenti. Il suo stile di scrittura è unico: immaginifico e preciso al tempo stesso, inventivo, efficace"

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