La prima volta che sentii parlare di Alessandro Trasciatti fu da un amico che lo aveva conosciuto ad un incontro poetico con Roberto Amato. Da allora ho sempre letto i post di Alessandro come se lo conoscessi e avevo gustato i suoi deliziosi racconti "Acrobazie" usciti per Il ramo e la foglia edizioni. “Ora sono qui nell’edicola di via degli Oleandri. Guardo le femmine che passano, mi sembrano tutte più belle e appetibili della mia. E qui all’edicola c’è un gran passaggio, ma io non posso mica andarci dietro, divento lo zimbello del quartiere. Io dovevo fare un lavoro diverso, tipo il fotografo delle modelle, ecco, quello mi piaceva. Però mi sa che anche lì sarei rimasto solo a guardare, non ho il fisico del latin lover.
No, non ho fatto un bel lavoro con la mia vita. Però la sera, prima di dormire, penso sempre di potermi rifare nella prossima, basta che la scriva.”
Vi metto solo questo per assaggiare Alessandro che racconta in modo surreale storie di gatti e di un lui argentino che torna in Italia per inseguire una sorella che non lo vuole e finisce a fare l’edicolante con una moglie che non ama. Il libro è arricchito da disegni piacevolissimi e seguiamo questa vita dall’infanzia alla adolescenza e alla maturità sorridendo anche di noi.
Nel libro Il dottor Pistelli una vita in ritardo Tralerighe libri ritroviamo un mister Magoo innocente e garbato alle prese con episodi vari della vita. Il primo lavoro, precario, l’archivista in un paese di montagna, lavorare per conservare e poi distruggere, il secondo lavoro inaspettato il postino con un contratto a tempo indeterminato.
Così mi rivolgo al suo autore: "Alessandro non avevo veramente idea che il protagonista del libro fosse effettivamente un postino! Ieri trovo nella buca della posta la ricevuta per ritirare la posta presso Via Aldo Moro e subito mi avvio alla posta. Prendo il numero e una donna mi fa:- Sicuramente è una multa!- io le sorrido augurandomi di no e la smentisco categoricamente. Allo sportello dopo avermi chiesto i documenti mi consegnano il tuo plico ed io abbracciandolo mi avvio verso la mia Panda Viola. Appena giunta so che devo aprirlo e fotografarlo e trovo il tuo delizioso biglietto e per me i regali di Natale numerosi giungono così con i tuoi disegni che farò incorniciare con il libro di tua madre Il postino Cavallo e il tuo libro Il dottor Pistilli sempre un postino è"
Lui mi risponde: "Cara Ippolita, certamente il dottor Pistelli è (anche) un postino, così come il sottoscritto è stato (anche) un postino. E postino era Facteur Cheval (lui stesso ci scherzava sul suo nome da trottatore). Che vuol dire tutto ciò? Non lo so. Certamente le Sante Poste sono una presenza molto ingombrante, nel bene e nel male, impossibile per me ignorarle. Che tutta questa faccenda tu la accosti ai regali di Natale non può farmi che piacere."
ma Alessandro in Avevo costruito un sogno, aveva raccontato le storie e le fatiche di un postino francese dell’Ottocento, Ferdinand Cheval, che in trent’anni di lavoro solitario costruì, pietra su pietra, il Palazzo Ideale, un’opera colossale e ingenua ammirata dai surrealisti e tuttora meta frequentata dai turisti. E se ha scritto quel libro, è anche perché un altro postino, anzi ex postino, Angelo Ferracuti, scrittore e reporter, lo volle nella collana editoriale che dirigeva.
Bello ora leggere e avere accanto questi due deliziosi racconti per me un vero regalo
Ippolita Luzzo
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