sabato 24 settembre 2022

Max Mazzotta Vite di Ginius al Politeama di Catanzaro per Calabria Showcase


Calabria Showcase è una finestra sul teatro calabrese. La finestra sul mondo, molto familiare al Regno della Litweb, mutuando l'espressione da Raffaele La Capria. Calabria Showcase permette l'incontro alle compagnie calabresi, lo scambio, e la visibilità a chi vive di teatro, a chi fruisce il teatro. Addetti ai lavori e pubblico interessato. Fra tante proposte ieri sera riusciamo ad esserci a Vite di Ginius,  opera di Max Mazzotta. 

Siamo sul palcoscenico adibito a platea del Politeama stasera, dietro le pesanti tende anche noi per un pertugio entriamo ed è come oltrepassare la soglia fra l'ufficialità e la segretezza, ci troviamo a sederci senza badare al confort ma con la sensazione di fare un atto per pochi, per privilegiati. Lo spettacolo ha inizio. 

Un monologo lungo novanta minuti, una prova fisica e vocale di grande resistenza, un monologo accompagnato da video, da suoni, da immagini che mi hanno ricordato le opere d'arte di Alberto Biasi, viste al Marca qualche anno fa. In versi e in prosa, in canto e mimica, nello strazio e nel dolore della gente come noi, il mondo non si è fermato mai un momento, e mai un momento si è fermato Max Mazzotta. Un flusso incessante di sensazioni. 

Il viaggio nell'oltretomba ha inizio, c'è la barca di Caronte, l'anima ha lasciato il corpo e va verso il trascendentale, meravigliandosi di ogni novità. Mi trovo a ridacchiare, anzi rido proprio ma nessuno coglie il surreale delle scene, nessuno ride con me e mi ricompongo. Eppure il nostro viaggio nell'al di là  è una tragicommedia ironica e nello stesso tempo affettuosa, violenta e delicata, così come la vita, le vite di Ginius, un'anima che ne racchiude tante. Mi scrivo subito la frase che è lo snodo dello spettacolo: "Essere senziente di tutta e di una sola storia" Essere senziente di tutta e una sola vita. 

L’anima ora sta sulla barca di Caronte, Ginius sente la voce che la aiuta ad andare oltre il tempo e  ricorda l’esperienza di alcune sue vite precedenti. Sapore di sale sapore di mare di Gino Paoli è la colonna sonora della storia d'amore e di codardia fra il venditore di scarpe e la ragazza uccisa dal fratello violento. Una delicatissima storia di impossibilità a fuggire via se nessuno ti apre la porta. Forse la cifra delle vite non sta neppure nel racconto che ognuno poi può fare ma in ciò che resta nella mente di chi ha ascoltato e a fine serata proprio sull'uscio del cancello, cercando le chiavi, l'aggettivo "codardo" ritorna a significare quanto sia difficilissima l'arte di essere capaci di fare azioni dirompenti. 

Ippolita Luzzo 


Produzione di Libero Teatro

scritta e diretta da Max Mazzotta

Max Mazzotta, fondatore e direttore artistico di Libero Teatro, da vent’anni attivo in Calabria con progetti nati in sinergia con l’Università della Calabria, per cui cura laboratori teatrali in collaborazione con il dipartimento di studi umanistici dell’ateneo e allievo di un mostro sacro del teatro come Giorgio Strehler, con il quale ha lavorato all’interno delle sue ultime produzioni, ma anche volto noto per aver interpretato il ruolo di Enrico Fiabeschi nel cult cinematografico “Paz!” (2002).

Vite di Ginius è il suo primo monologo scritto, diretto e interpretato per Libero Teatro.






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