martedì 21 giugno 2022

Intimo Paradiso


 Intimo Paradiso Poesie di Domenico Conoscenti e Fotografie di Angelo Di Garbo per Edizioni del Laboratorio Poetico di Palermo finito di stampare nel mese di febbraio 2022 e giunto a maggio nel Regno della Litweb è un gioiello luminoso, versi in duplice versione italiano e francese

Mi sento fortunata di poter aver tra le mani un libro dal formato inusuale, curatissimo, profumato e stampato su carta lucida, tipo seta, al tatto è seta, un libro foto-poetico. Mi sento anche impreparata a parlarne, ma oggi pur chiedendo venia per la mia imperizia mi cimenterò. 

La seta rimanda all'intimo, l'intimo rimanda al sacro, in un gioco di rimandi io leggo la premessa ed è ciò che si abbraccia insieme nella libertà del vedere, del capire. Tutto nasce dall'osservare le "punzonature" sugli sfondi dorati delle tavole dei dipinti medievali. Dettagli. Dettagli che un mio amico pittore astrae e dipinge a sua volta nella ragione dell'informale. Dettagli che ci ricordano segni e tessiture del sacro. Dettagli che ingranditi regalano un godimento estetico. Sacro e profano, Arte colta e Arte di massa, spirito e corpo, intimo e visibile, dualità che affascinano. "La parte per il tutto" 

"racchiusa nel bozzolo/di ordito e di trama/palpita la carne/vulnerabile e inerme /inerme e invulnerabile/come l'ostrica un tempo/racchiusa tra le valve" Immagine che ricorda Emily Dickinson nella sua celebre "L'anima si sceglie il proprio compagno/ Per poi sigillare come fossero pietra/le valve della sua attenzione."

E noi rimaniamo ammirati a guardare "un tempo tarsie di vetri piombati/o punzonature sull'orlo del manto./Le sfilacciature del sacro/per il superuomo di massa."

Nel leggere e nel perdersi fra i dettagli fotografati nel bianco e nero ricchissimo di sfumature e veramente ci perdiamo in un paradisiaco bagno in acque sensuali. 

Adorazione spontanea: versi conosciuti e assaporati qui, fotografie accarezzate. Poi trovo alcuni versi a me familiari sul mutare, "Tutto quello che muta" scrissi in un pezzo e qui il verso "mutare le cose che si devono mutare" fino ad appendere insieme ad un filo i minuti trascorsi.

Raffinatissima composizione visiva tattile e poetica che dovrebbe essere conosciuta, che dovrebbe attraversare gli occhi di moltissimi lettori estasiati dal sublime e dalla meraviglia. 

Ippolita Luzzo 

Domenico Conoscenti (Palermo, 1958) è autore del romanzo La stanza dei lumini rossi, ( e/o 1997) il Palindromo 2015, della raccolta di racconti Quando mi apparve amore, Mesogea 2016, e del saggio I Neoplatonici di Luigi Settembrini, e Qui nessuno dice niente. Un anno di scuola fra i carcerati, Il Palindromo 2021

Angelo Di Garbo, artista visivo, fotografo, ha pubblicato diversi libri foto-poetici e la collaborazione con Domenico Conoscenti mi  ha ricordato la collaborazione di Mario Giacomelli e Francesco Permunian

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