Un racconto di Maurizio Pansini su Satisfiction affronta il tema dello straniero, della paura di ciò che non si conosce, della profezia.
Come viene accolto chi arriva in un luogo di piccola comunità, la curiosità e poi una volta saziata la curiosità la colpa dello straniero di non essersi integrato, di non aver preso usi e costumi e del luogo.
Essendo vissuta da straniera nel luogo dove abito da sempre non mi sorprendono le cattiverie e le scortesie che il luogo natio riserva anche agli indigeni che non fanno vita di scambi, di riti, di funerali e battesimi, di matrimoni e tavolate.
Riti che fanno comunità, comunità implacabili contro chi escludono, sia lo straniero del luogo oppure arrivi da fuori. L'esclusione di chi non si uniforma genera sospetto e maldicenza, genera furia quando non si può con altro modo eliminare quella apprensione che nasce dal sentirsi osservati.
Nessun commento:
Posta un commento